Germanwatch - Italia fanalino di coda UE contro emissioni

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Sabato, 8 Dicembre 2007

Gli Stati Uniti, l'Arabia Saudita e l'Australia sono tra i paesi che inquinano di piu' al mondo e si impegnano meno per la protezione ambientale, ma c'e' anche l'Italia tra le nazioni che emettono la maggiore quantita' di gas serra nell'atmosfera e, allo stesso tempo, sono dotate di politiche climatiche ''insufficienti e inadeguate''.

 

E' quanto emerge dall'edizione 2008 dell'indice sulla performance del cambiamento climatico (CCPI), una misura utilizzata dal 2005 dall'ong tedesca Germanwatch per valutare gli sforzi dei principali paesi del mondo in fatto di controllo delle emissioni di Co2. Presentato oggi a Bali nell'ambito della Conferenza Onu sul cambiamento climatico, il rapporto vede al primo posto la Svezia con un voto di 65,6 punti nella graduatoria di 56 paesi presi in esame.

 

La seconda posizione e' andata alla Germania che, pur essendo - come l'Italia - un Paese con elevate emissioni di Co2, si impegna molto per la protezione climatica. Risultato: l'Italia e la Germania sono entrambi tra i dieci paesi che inquinano di piu' (rispettivamente con quote dell'1,67% e del 3% delle emissioni globali di gas serra), ma l'Italia e' al 41/mo posto della classifica complessiva (con 47 punti) rispetto al secondo posto della Germania (con 64,5 punti).

 

Al terzo posto della graduatoria dei 56 paesi c'e' l'Islanda con 62,6 punti. A livello Ue, sono andati peggio dell'Italia solo la Grecia (46,8 punti), l'Irlanda (46,4), Cipro (46) e il Lussemburgo, che e' il Paese con il voto piu' basso (39,2 punti) tra i Ventisette. A livello globale, l'ultima in classifica e' l'Arabia Saudita con 30 punti, preceduta dagli Usa (33,4), dall'Australia (35,5) e dal Canada (37,6).

 

Ma neanche i paesi piu' virtuosi soddisfano completamente Germanwatch, che nel suo rapporto osserva: ''Se la protezione contro il cambiamento climatico fosse una disciplina olimpica, nessun Paese meriterebbe di salire sul podio dei vincitori''. Nel caso della Svezia, ha commentato Jan Burck di Germanwatch, il Paese ''gode di livelli di emissioni relativamente bassi, ma la sua performance riguardo alla politica climatica e' solo su livelli medi''. Per questo, ha concluso, ''non vuol dire che i 'vincitori' abbiano politiche di tutela del clima straordinarie''. (ANSA)

 

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