La banda larga salverà il pianeta. In attesa che
l'industria sviluppi fonti di energia rinnovabile
non inquinante, qualcosa si può già fare anche in
questa epoca così dipendente dal petrolio, e un
grosso aiuto può venire dalle connessioni a banda
larga. Questo almeno è quanto emerge dalla relazione
presentata dall'American Consumer Institute,
l'associazione a tutela dei consumatori Usa. Secondo
i calcoli effettuati, il risparmio di inquinamento
realizzabile grazie alle autostrade digitali è
notevole: 1 miliardo di tonnellate di emissioni che
causano l'effetto serra in dieci anni. Ovvero l'11%
del totale prodotto dagli Stati Uniti. Un dato non
trascurabile, soprattutto per un'economia come
quella Usa fondata largamente sul petrolio.
I vantaggi della banda larga sono tutti vantaggi indiretti, perché sono i servizi abilitati dalle connessioni superveloci a generare il vero risparmio di emissioni dannose all'atmosfera. Quattro le principali voci in cui si articolano i servizi che puliscono l'aria di CO2: l'e-commerce, il telelavoro, la teleconferenza e la digitalizzazione di molti beni di intrattenimento.
(da www.corriere.it)
Il Nostro commento. Una ricerca condotta dagli studiosi del Nemertes Research Group rivela che da qui a due anni internet potrebbe non riuscire più a sopportare il peso dei nostri movimenti in rete e collassare tragicamente. Il motivo? L'incapacità delle attuali reti di reggere il traffico dati generato sia da parte degli utenti privati che dalle aziende.
In particolare, gli analisti prevedono che la
responsabilità della paralisi sarà imputabile
principalmente ai contenuti web che appesantiscono
le connessioni, come video streaming interattivi e
trasferimenti di file in modalità peer-to-peer.
Si pensi che alla fine di quest'anno gli internauti avranno creato circa 161 exabyte di dati (un exabyte, EB, equivale a circa 1,1 miliardi di gigabyte), che nel mese di maggio tre quarti degli utenti internet statunitensi hanno guardato una media di 158 minuti di video online, e che solo in Nord America saranno necessari investimenti nell'ordine dei 42-55 miliardi di dollari (28,4-37,2 miliardi di euro) per l'adeguamento delle reti alla domanda.
Non crediamo che internet
sarà la soluzione ai problemi del pianeta e che il denaro a disposizione dovrà
quindi essere utilizzato per iniziative d'altra natura, non certo per rendere possibile a milioni di persone di vedere film o scaricare musica dalla rete.