Corte UE condanna l'Itaia per non rispetto delle norme

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Mercoledì, 19 Dicembre 2007

L'Italia ha oggi totalizzato tre condanne in altrettante sentenze emesse dalla Corte europea di giustizia del Lussemburgo in materia di rifiuti. Secondo i giudici europei l'Italia e' venuta meno alla direttiva Ue sui rifiuti per il modo in cui la stessa nozione di rifiuto e' stata recepita nella normativa nazionale. Il decreto italiano, sottolinea la Corte, esclude dalla nozione di rifiuto le sostanze e gli oggetti di cui il detentore abbia l'intenzione o l'obbligo di disfarsi, anche se riutilizzabili o riutilizzati in un ciclo produttivo o di consumo.

A giudizio della Commissione, che ha portato l'Italia davanti alla Corte Ue, non e' lecito escludere tassativamente queste sostanze dall'ambito di applicazione della direttiva e la normativa italiana avrebbe un impatto restrittivo per quanto riguarda la nozione di rifiuto e la sua applicabilita'. Ma l'Italia e' stata condannata oggi davanti alla Corte anche per non aver fatto rientrare nella nozione di rifiuto gli scarti alimentari provenienti dall'industria del settore. In base alla stessa normativa comunitaria, in una terza sentenza, i giudici europei hanno ritenuto che l'Italia sia venuta meno agli obblighi della direttiva anche per quanto riguarda le terre e le rocce destinate a determinate operazioni di riutilizzo.(ANSA).

 

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