La febbre della Rift Valley ha già ucciso 211 persone in Sudan da quando, inizio del mese di novembre, sono stati individuati i primi casi di contagio, e secondo quanto riferisce oggi l'Organizzazione mondiale per la salute (Who) è in continua espansione. Il Who ha iniziato incontri giornalieri per monitorare la diffusione della malattia, che può arrivare a uccidere fino alla metà dei contagiati. Non esiste ancora un vaccino per l'uomo e la febbre può colpire anche il bestiame. Un portavoce del Who ha affermato che gli ultimi dati parlano di 611 contagiati in Sudan in particolare nella regione di Gazeera (406 casi e 148 morti).