La scienza: spesso una questione di misura e di strumenti di misura

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<B>Gli astronomi declassano Plutone<br>solo otto i pianeti del sistema solare</B> Questa notizia è una semplice dimostrazione che spesso le posizioni scientifiche sono direttamente proporzionali alla capacità che la scienza ha di "misurare" ciò che sta osservando in quel momento.

Con l'ausilio di strumentazioni più sofisticate si ha ora la possibilità di conoscere dimensioni che fino a qualche tempo fa erano pura fantasia. Se questa considerazione fosse sempre presente nella mente del ricercatore curioso, affermazioni come "impossibile" non farebbero parte del vocabolario scientifico, dato che molto spesso i limiti degli uomini di scienza riguardano la capacità di "vedere" oltre ciò che al momento risulta visibile.

 

In questo caso il problema era se dichiarare ufficialmente o no l'esistenza di un decimo pianeta (denominato 2003 ub 313 - Xena) scoperto da un gruppo di astronomi tedeschi che avevano rilevato che esso risultava essere più grande di Plutone e con tanto di satellite al suo attivo. Gli astronomi dall’Unione Astronomica Internazionale hanno risolto questo problema il 24 agosto 2006 a Praga declassando Plutone a pianeta nano. Quindi i pianeti del nostro sistema solare ufficialmente riconosciuti dal mondo scientifico sono otto: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno in ordine di distanza dal Sole.

E poi dicono che "le dimensioni" non sono importanti... povero Plutone!

 

PS: Per evitare malintesi desidero aggiungere che a volte però pur disponendo di sofisticatissimi strumenti d'osservazione e di analisi, anche il visibile può rimanere "invisibile", ma solo agli occhi di colui che non desidera vedere.

 

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