Se si partisse domani con la realizzazione di nuove centrali nucleari 26 milioni e mezzo di italiani, ossia il 54%, darebbero il via libera. E' l'esito di un sondaggio Confesercenti-Swg, secondo cui solo il 36% degli interpellati e' arroccato sul 'no', di cui (Rpt: di cui) il 21% e' totalmente in disaccordo. L'indagine, che ha interessato un campione di 800 persone, e' stata realizzata, tra l'altro, tra il 25 e il 30 luglio scorso, quindi dopo le recenti notizie degli incidenti ad impianti atomici in Francia. Quanto all'ipotesi di costruire nuove centrali, ma all'estero, in Paesi limitrofi, la stragrande maggioranza - l'82% - la boccia, mentre solo l'11% si dice favorevole. Piu' complicata invece si rivela la coabitazione con una centrale nucleare: in questo caso la distanza considerata di sicurezza fra la propria abitazione e un impianto e' risultata in media di 250 chilometri. C'e' un 39% del campione che accetterebbe la presenza di una centrale a brevi distanze, che partono da un minimo di un chilometro (solo il 2%) fino ad un massimo di 100 chilometri, ma quasi un quarto degli italiani (il 23%) continua a non fidarsi e vorrebbe la nuova centrale abbondantemente lontana dalla sua zona, ovvero distante piu' di 500 chilometri. (ANSA)
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