guarita e tornata al suo splendore.
Ma cos'è questo M.P.S. e soprattutto quanti sono i casi che sono stati sottoposti a tale sperimentazione?
Lo abbiamo chiesto agli uffici competenti del comune di Grottammare, che dopo aver effettuato ricerche e consulti, ci hanno fornito un quadro chiarificatore:
"M.P.S. "Metodo di Potatura Sferica" è l'approccio meccanico associato a tre tipologie di approccio chimico (prodotti chimici e, uno dei tre, biologici con l'utilizzo di nematodi) in via di sperimentazione a Grottammare, San Benedetto e Cupra, attraverso la valutazione del Servizio fitosanitario regionale (ASSAM). Il metodo
MPS, nella cura, non è in secondo piano rispetto all'uso (e alla valutazione) dei prodotti, anzi, sembra essere determinante nell'azione di difesa che si può mettere
in atto nei confronti dell'attacco del Punteruolo Rosso.
Il numero delle palme trattate in toto non si conosce (sono palme private, trattate
dalla ditta Sarallo di Terracina con rapporti privati). Il Comune ha sottoposto a trattamento M.P.S. la palma ubicata nel giardino comunale, oggetto di ordinanza di abbattimento, fino a quando l'ASSAM non valuti l'efficacia di un metodo alternativo (efficacia valutata soprattutto nel rischio di diffusione del punteruolo: è infatti per questo che tendono per l'abbattimento immediato). Sono stati richiesti i dati ufficiali all'ASSAM, in quanto la verifica sulla presenza o meno di Punteruolo Rosso la fanno
gli operatori del servizio fitosanitario.
Si conosce invece il numero delle piante che fanno parte della sperimentazione,
perchè sono state registrate (previo consenso scritto da parte dei private che vi aderiscono): 8 a
Grottammare (di cui 1, cioè quella esistente all'interno del giardino comunale, appartenente al patrimonio pubblico), 3 a
San Benedetto, 1 a Cupra.
Con la Provincia di Ascoli Piceno, i comuni che soffrono questo problema (Grottammare, San Benedetto del Tronto e Cupra Marittima), l'ASSAM, l'Università di Ancona e il Centro Studi le Palme (centro abilitato che testa metodi e prodotti fitosanitari) hanno elaborato un protocollo di intesa per affrontare uniformemente e in maniera coordinata questa emergenza e la successiva, importantissima fase di monitoraggio e controllo, con la relativa ripartizione degli oneri. L'impegno della Provincia è concentrato soprattutto nella fase dello smaltimento corretto dei rifiuti prodotti (potature infette, circa 1.000 euro ad esemplare) e nel rispetto, durante le operazioni da svolgere, delle prescrizioni finalizzate alla tutela e salvaguardia del suolo e delle acque sotterranee.
La Regione Marche invece ha stipulato accordi e contributi con ASSAM per un progetto di studio del nuovo fitofago".
(Stefania Serino - ilquotidiano.it) |