Bangkok - Road Map Bali e tappe dei negoziati

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Marted́, 1 Aprile 2008

 

A Bali lo scorso dicembre in occasione della 13/a Conferenza mondiale sui cambiamenti climatici e' stato raggiunto l'accordo per una roadmap che fissa due anni di negoziati da far partire al massimo nell'aprile del 2008. Fino a quella data, pero', per i paesi nessun nuovo vincolo in termini di cifre di riduzione dei gas serra. Ecco i capitoli principali dell'accordo di Bali:

- ROADMAP: si riconosce tra l'altro, la necessita' di un'azione internazionale per la lotta ai cambiamenti climatici e per la prima volta si lancia un processo che coinvolge Paesi industrializzati e in via di sviluppo. Per i Paesi industrializzati si parla di impegni e azioni appropriate evitando la parola 'vincoli', mentre i Paesi in via di sviluppo hanno ottenuto azioni verificabili e misurabili. Si rafforzano inoltre i finanziamenti disponibili e gli investimenti per sostenere azioni di attenuazione delle emissioni.

- NEGOZIATI E POST-KYOTO: i negoziati per la Road Map dovranno aprirsi non piu' tardi dell'aprile del 2008. Nel 2009, nel summit sul clima che avra' come sede Copenaghen si decidera' l' accordo post-Kyoto il cui regime entrera' in vigore nel 2012, cioe' dopo la scadenza del Protocollo salva-clima la cui durata e' per il periodo 2008-2012. Il 2009 e' il termine utile per permettere agli Stati di ratificare il Protocollo per l'entrata in vigore al 2012.

- CIFRE RIDUZIONE CO2: la roadmap di Bali verso Kyoto-2 non indica obiettivi di taglio delle emissioni di gas serra. Il richiamo e' in una postilla inserita in fondo alla pagina della premessa che rimanda a tre pagine del IV Rapporto Ipcc, relative al Working group III, quello sulla mitigazione. In queste pagine sono contenuti diversi scenari tra cui, quello piu' raccomandato del taglio di gas serra del 25-40% al 2020 rispetto ai livelli del '90 da parte dei Paesi industrializzati e del 50% per tutto il mondo al 2050.

- LE ALTRE DECISIONI: nuova gestione del fondo di adattamento per aiutare i Paesi piu' poveri gia' sotto gli effetti del cambiamento climatico, previsto dal Protocollo di Kyoto, che verra' affidato al Fondo mondiale dell'Ambiente (Gef) e avra' sede a Washington; le foreste entrano nella lotta ai gas serra; gruppo di lavoro sul trasferimento di tecnologie nei paesi in via di sviluppo. (ANSA).

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