Usa, è allarme sulle bottiglie di plastica

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Giovedì, 17 Aprile 2008

WASHINGTON, In America è di nuovo allarme sulla tossicità delle bottiglie di plastica. Nell'ambito del National toxicology program (Ntp) gli esperti hanno evidenziato ancora il timore per la salute legato all'esposizione al Bpa, una sostanza chimica forse nociva che potrebbe accelerare la pubertà, dare problemi neurologici e aumentare il rischio di tumori a seno e prostata.

La pericolosità delle bottigliette è stato oggetto di studi da parte dell'Ntp, istituito dai National Institutes of Health statunitensi.

Il primo a sollevare il problema è stato John Dingell, portavoce della House of representatives energy and commerce committee, che ha chiesto alla Food and drug administration (Fda) di riconsiderare la propria posizione sul Bpa.

La sostanza è chiamata bisfenolo A e viene normalmente usata nel packaging alimentare, come le bottiglie, i rivestimenti interni di lattine e altri contenitori. Per questo le autorità regolatorie hanno fissato limiti di sicurezza per alcune sostanze nocive, tra cui il Bpa. Secondo l'autorità europea per la sicurezza alimentare, il limite è di 5 microgrammi al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo.

Ma i risultati delle ultime ricerche svolte dal National toxicology program dimostrerebbero che il bisfenolo avrebbe molti effetti dannosi sulla salute dei roditori. "Sulla base dei suoi effetti sulle ghiandole prostatica e mammarie - recita il rapporto della Ntp - non si può escludere la possibilità che il Bpa sia nocivo soprattutto nell'età dello sviluppo; servirebbero ulteriori indagini".

In Canada il Ministero della Salute potrebbe essere il primo prendere una decisione sul suo utilizzo. Nel frattempo due importanti catene della grande distribuzione canadese hanno già annunciato che toglieranno dal commercio le bottiglie e i prodotti che contengono il Bpa. Secondo le autorità italiane però non si devono fare allarmismi. Oggi infatti l'esposizione al Bpa è inferiore ai limiti di tollerabilità definiti dalle autorità europee.

Prendendo in considerazione le prove scientifiche avute finora, "non è dimostrato che tali effetti nocivi sulla salute possano verificarsi anche a basse dosi di esposizione", ha detto Maria Rosaria Milana dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Ad ogni modo le quantità di Bpa che ora circolano tra i vari imballaggi, ha precisato l'esperta, sono molto al di sotto della soglia di sicurezza tollerabile per l'organismo umano.

"Oggi, quindi - ha aggiunto specialista dell'Iss - precisi limiti di sicurezza sono previsti, ma è chiaro che, a fronte di nuovi ed eventuali dati scientifici validi circa gli effetti del Bpa, questi limiti andrebbero rivalutati".

Valentina Corti

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