Nuovi studi: l'emergenza rifiuti in Campania non influisce sulla salute dei cittadini (!)

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Venerdì, 25 Aprile 2008

 

Il rapporto su 'Salute e rifiuti in Campania' presentato oggi a Napoli e curato dal commissariato di governo per l'emergenza rifiuti sulla base dei dati raccolti dal sistema sanitario della Regione, dal Ministero della salute e dall'Istituto Superiore della Sanita', sgombra nell'immediato il campo da paure diffuse ma lascia spazio a ulteriori indagini epidemiologiche su quelle aree legate alle discariche abusive dove nei mesi scorsi erano emersi dati preoccupanti. ''La cosiddetta epidemia di malasalute da rifiuti - si legge nel rapporto presentato dal professor Donato Greco del ministero della salute - non trova sostegno in questi dati: nessuno degli elementi descritti sostiene la formulazione di associazioni tra rifiuti e malattie''. Il nesso di causalita' non e' dimostrato, ma solo ipotizzato per ulteriori approfondimenti. Occorre identificare ipotesi alternative plausibili che possano spiegare tale correlazione, per poterle poi testare in modo rigoroso''.

Intanto due iniziative sanitarie daranno piu' certezza alle preoccupazioni dei cittadini: la prima riguarda l'avvio di una rete di 250 medici sentinella scelti tra pediatri e medici di base che lavoreranno sul territorio campano, a partire dal prossimo 15 maggio e fino al 30 ottobre, per monitorare e segnalare eventuali patologie legate all'emergenza rifiuti. Saranno inclusi anche i pronto soccorso degli ospedali. La seconda e' una indagine del Cnr su 900 persone campione (con test sul sangue e latte materno) che abitano in diverse aree di 16 comuni campani per monitorare eventuali danni sulla salute da inquinanti organici come diossina e metalli pesanti. Dara' informazioni piu' accurate su quell'area grigia delle conoscenze scientifiche legate ai rifiuti tossici delle discariche illegali e l'insorgenza di malattie. (ANSA)

PS Per rispetto al World Malaria Day che si celebrerà domani in tutto il mondo, mi astengo dal commentare l'affermazione del professor Donato Greco del Ministero della salute, ma sconsiglio vivamente i cittadini italiani di effettuare "cure termali" all'interno dei cassonetti delle nostre città (RG)

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