Al Gore: il Pianeta tra due crisi non può aspettare

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Giovedì, 11 Dicembre 2008

 

Stretto nella morsa di due ''crisi gemelle'', quella dell'economia e quella dell'ambiente, il pianeta non puo' piu' aspettare. Deve muoversi - e in fretta - per far si' che il momento di difficolta' si trasformi in una ''opportunita' di cambiamento'' e rinascita. Non ha dubbi l'ex vicepresidente degli Stati Uniti, Al Gore, insignito, per la sua lotta ambientalista del Premio Nobel per la Pace 2007: il momento di agire e' qui e ora. L'ammonimento, l'ennesimo da quando si e' guadagnato il premio Oscar con il documentario 'An Incovenient Truth-Una Scomoda Verita'', arriva da Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano mercato - come tutti i principali - toccato duramente dalla debacle dell'economia e della finanza mondiale. ''Le due crisi'', ha osservato, rappresentano, al tempo stesso, ''un pericolo e una opportunita'. Abbiamo in mano l' occasione di un grande cambiamento per salvare l'umanita': dobbiamo agire ora nell'economia, nella politica, nel commercio''. Anche perche' ''la soluzione dell'una si trova nell'altra. E' arrivato il momento di ridurre la dipendenza del petrolio: parte delle turbolenze geopolitiche avvengono nei Paesi ricchi di petrolio e il mondo industrializzato continua a rimanere ostaggio del saliscendi dei prezzi del greggio''. Un giogo pesante dal quale, a giudizio dell'ex presidente americano insignito della cittadinanza onoraria di Milano, e' possibile uscire investendo ora ''nelle energie alternative'' ponendo le basi ''per un mondo meno turbolento e futuro e per uno sviluppo piu'sostenibile''. A patto, comunque, che i governi mostrino segnali di buona volonta'.''Sono ottimista - ha aggiunto ancora - poiche' abbiamo cio' che serve per affrontare le due crisi. Manca la volonta' politica ma - ha aggiunto - in democrazia la volonta' politica e' una risorsa rinnovabile''. Fresco di incontro con il presidente americano eletto, Barack Obama - un faccia a faccia sull'ambiente definito ''molto interessante e produttivo'' - Gore non ha mancato di entrare, con molta leggerezza, nel dibattito che vede l'Italia e l'Unione Europea confrontarsi sul pacchetto clima, invitando i cittadini a far sentire la loro voce. ''Voglio essere diplomatico - ha spiegato -: spero che gli italiani che sono d'accordo con la comunita' scientifica possano trovare il modo per avere una influenza sulle politiche ambientali del governo''. Considerazione che, indirettamente, Gore potrebbe spendere anche per gli Stati Uniti dove e' in dirittura d'arrivo un pacchetto di aiuti per 15 miliardi di dollari all'industria dell'auto - da corredare con una svolta ecocompatibile da parte dei big delle quattro ruote, magari con un passaggio ''dal motore benzina a quello elettrico anche per il trassporto personale'' - e dove e' pronto a muoversi la nuova squadra assemblata da Barack Obama per affrontare la crisi che attanaglia l'America e il mondo intero. ''Un team economico eccezionale'', e' la chiosa di Gore, destinato a lavorare ''su piani coraggiosi e innovativi'' e su uno ''stimolo'' economico garantito dagli investimenti in nuove infrastrutture ''in modo da dipendere sempre meno da petrolio e carbone'' dando vita a un ''cambiamento enorme'' basato sull'apertura a fonti rinnovabili in grado di trasformare il volto degli Stati Uniti e farne il traino per la ripresa planetaria. (ANSA)

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