Patagonia: ecologisti contro l'Enel

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Venerdì, 8 Febbraio 2008

SANTIAGO DEL CILE, Cile -- Un megaprogetto idroelettrico nel sud del Cile: 5 enormi dighe per la produzione di 2750 megawatt di energia elettrica. Ma gli indios non sono d'accordo. E mercoledì, varie organizzazioni ecologiste daranno il via a una campagna europea contro la realizzazione del progetto. La decisione finale spetterà all'Enel.

Il progetto Haysen prevede la costruzione di 5 dighe per produrre energia elettrica che poi verrebbe trasportata nella capitale Santiago da 2200 chilometri di line ad alta tensione.

Le nuove centrali sorgeranno nella regione di Aysen, uno dei tesori naturali della Patagonia, ricca di ghiacciai, laghi, fiumi e boschi.

Con la realizzazione del progetto idroelettrico, la Patagonia cilena, che rappresenta una delle grandi riserve della biosfera, verrebbe distrutta. Secondo i calcoli degli ecologisti, circa 16 mila ettari rimarrebbero sepolti sotto le acque dei bacini artificiali.

Il governo del presidente socialista Michelle Bachelet appoggia il progetto per cui si prevede un investimento di più di 2 miliardi e mezzo di euro. Gli indios, però, sono contrari. Insieme ai verdi, sono invece sostenitori di un'energia più pulita, come quella eolica o solare.

Mercoledì a Madrid, Foro Social, Greenpeace e altre organizzazioni ecologiste protesteranno contro la realizzazione del progetto. Lo slogan sarà "No alle dighe di Endesa, salva la Patagonia cilena".

Greta Consoli

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