Rifiuti, caldo alle porte e allerta per il ciclo dell'acqua

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Marted́, 19 Febbraio 2008

 

Rischia di diventare sempre piu' una lotta contro il tempo l'emergenza rifiuti, in vista della primavera in arrivo. Le giornate calde infatti non faranno altro che accelerare la putrefazione della frazione organica, cioe' di tutti gli scarti di cucina come residui di verdure, frutta o carne, contenuti nei sacchetti dell'immondizia abbandonati per strada. Tutte sostanze che trasportate dalle piogge possono contaminare il ciclo dell'acqua. ''Con la crescita delle temperature qualsiasi processo biologico accelera'' spiega Mario Malinconico, chimico industriale e dirigente di ricerca dell'Istituto chimica e tecnologia dei polimeri del Cnr di Pozzuoli, che si occupa degli imballaggi, ma inevitabilmente entra in contatto anche con il contenuto.

Con il caldo '' avviene il processo di fermentazione della biomassa - afferma Malinconico - se questo avviene in discariche o impianti appositi di compostaggio il processo e' controllato e controllabile. Quando avviene in modo incontrollato, la cosiddetta ''masticazione biochimica'' con gli enzimi e molecole formano una parte liquida, una di biogas (metano, CO2, ossidi di azoto, fosforo) e una minerale (sodio e potassio)''. Il punto e' che oltre al tipico odore di rancido della fermentazione dell'organico, quando piove ci sono ulteriori effetti sull'ambiente. ''C'e' un'ipotesi concreta di una potenziale contaminazione delle acque, nel momento in cui questi liquidi entrano in circolo nell'ambiente umano - non solo in laghi e fiumi, che soffrono poi del fenomeno di ''eutrofizzazione'', ma anche nelle acque di irrigazione e nelle falde. Tanta piu' microflora arriva a far parte dell'acqua sorgiva per usi domestici, tanto piu' spinto dovra' essere il processo di potabilizzazione''. (ANSA)

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