Torna l'allame PM10. Il 2007 chiude con il record di Torino

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Mercoledì, 23 Gennaio 2008

 

Dopo un 2007 di piena emergenza con picchi record di superamenti, anche nel 2008 e' scattato puntuale l'allarme Pm10 nelle citta' italiane. Gia' nei primi giorni di quest'anno, infatti, polveri sottili alle stelle: 17 giorni di superamento a Frosinone, 13 a Napoli, 12 a Milano, 10 a Firenze, 8 Venezia e Bologna e 7 Roma. Questo il quadro nero dei primi 20 giorni del 2008, registrato dalle centraline di rilevamento delle polveri sottili nelle maggiori citta' italiane, reso noto oggi da Legambiente. Negativo anche il bilancio del 2007. Secondo il dossier di Legambiente ''Mal'aria 2008'', lo scorso anno su 63 capoluoghi monitorati 51 hanno sforato i 35 giorni all'anno di superamento di Pm10, consentiti dalla normativa europea. Tra le citta' peggiori del 2007 Torino in testa con un record di 190 superamenti seguita da Cagliari con 162, Vicenza con 140, Reggio Emilia con 139. A livello regionale, in Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia i valori piu' alti di Pm10. Nel mirino di Legambiente anche l'inquinamento industriale: il primato - si legge nel dossier - all'Ilva di Taranto. Ecco nel dettaglio l'emergenza Pm10 e l'inquinamento industriale (Fonte, dossier Mal'aria di Legambiente):

- LIMITI NORMATIVA: 50 microgrammi a metro cubo da non superare per piu' di 35 giorni in un anno;

- PM10 2008: nei primi 20 giorni dell'anno gia' 17 giorni di superamento a Frosinone, 13 a Napoli, 12 a Milano, 10 a Firenze, 8 Venezia e Bologna e 7 Roma;

- PM10 2007: 63 capoluoghi monitorati. La classifica aggiornata al 31 dicembre 2007 vede 51 citta' ''fuorilegge'' (su 63). Torino in testa con 190 giorni di superamento, seguita da Cagliari con 162, poi Vicenza con 140 giorni; 24 citta' hanno superato per piu' di 100 giorni il limite. Piemonte, Emilia Romagna, Veneto e Lombardia riempiono i primi posti della classifica (7 delle prime 10 classificate sono capoluoghi di queste regioni). Tra le metropoli Milano e' al 7/o posto con 132 superamenti, Roma con 116 e' al 14/o posto, Napoli 40/a (70 giorni). Solo 12, quindi, le citta' al di sotto dei 35 giorni di superamento, Viterbo il capoluogo piu' ''virtuoso''.

- PM10 EUROPA: la situazione non e' migliore dell'Italia. In base al rapporto Ecosistema Europa 2007 di Legambiente e Ambiente Italia su 30 citta' europee monitorate quasi la meta' presentano concentrazioni medie annue di polveri sottili maggiori della soglia stabilita dalla legge.

- RECORD AUTOMOBILI: trasporto privato sotto accusa per Pm10. Il tasso di motorizzazione in Italia continua a salire con una media di 62 auto ogni 100 abitanti. A fine 2006 i veicoli hanno superato il numero di potenziali conducenti, mentre gli spostamenti degli italiani nello stesso anno sono avvenuti per il 34,5% del totale su distanze sotto i 2 km e per ben il 74% sotto i 10 km. Da qui l'appello del presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza: ''E' evidente che le misure adottate finora dagli amministratori locali non sono sufficienti, e' urgente ridurre il numero di auto''.

- INDUSTRIE: il settore industriale nel 2005 ha prodotto il 30% delle emissioni di ossidi di zolfo e degli Ipa idrocarburi policiclici aromatici (ovvero un'ampia gamma di composti organici, circa 500, che derivano dall'uso di olio combustibile, gas, carbone e legno nella produzione di energia) e circa il 25% di quelle di PM10. Per quanto riguarda gli Ipa, l'Ilva di Taranto rappresenta il 93% delle emissioni totali da impianti industriali, mentre l'impianto secondo in classifica, Sgl Carbon di Narni, emette il 2,8% del totale, ovvero circa 34 volte in meno rispetto alla prima. Per la Co2, nel 2005 l'Ilva ha emesso 538 mila tonnellate contro le 27.000 della Solvay di Rosignano Marittimo, in Toscana (2/o in classifica per emissioni Co2).

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