Balene: valgono più da vive che da morte

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Lunedì, 16 Giugno 2008

SYDNEY, 16 GIU - Uno studio, che dimostra come le balene valgano in termini economici piu' da vive che da morte, sara' usato dall'Australia per rafforzare la causa della loro protezione, specialmente dalla caccia 'scientifica' da parte del Giappone, durante la prossima riunione della Commissione baleniera internazionale, il 23 giugno in Cile. Il rapporto detto ''Istantanea globale dei cetacei'', ordinato dal governo di Canberra, e' stato presentato ieri dal ministro dell'Ambiente Peter Garrett in occasione della Giornata nazionale delle balene, celebrata con 25 eventi nelle maggiori citta' del Paese.

 

Lo studio calcola i benefici economici del 'whale watching', l'osservazione da punti panoramici lungo la costa delle balene durante le migrazioni annuali, d'inverno dai mari antartici verso le acque tropicali del nord, e in direzione opposta d'estate. Riassume poi lo stato di protezione dei cetacei nel mondo ed elenca le principali minacce alla loro sopravvivenza. Secondo il rapporto, i turisti nelle aree di osservazione delle balene nei paesi ad alto reddito hanno speso una media pari a circa un miliardo di euro l'anno negli ultimi anni, una cifra che si prevede crescera' di almeno 2 miliardi di euro ogni anno nel prossimo ventennio. E il numero di turisti del 'whale watching' aumentera' al ritmo di 10 milioni l'anno. ''Questo rapporto conferma che quello che sosteniamo da tempo sulla protezione delle balene e' saldamente fondato sulla scienza'', ha detto Garrett. ''Noi non crediamo che la cosiddetta caccia scientifica delle balene sia scientifica. Diciamo invece che bisogna rafforzare la ricerca collaborativa non letale con altri paesi, e riconoscere che il 'whale watching' come attivita' economica e' un business sostenibile, non solo qui in Australia ma nel mondo''. (ANSA)

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