comunità locali ha pagato 1,80 dollari al mese per
utilizzare "lanterne" solari. L´Undesa stima che questo abbia fatto risparmiare nella sola Atauro 1.800 dollari (una bella cifra per i poveri timoresi), tanto che altre comunità stanno chiedendo di partecipare al progetto.
«Questo progetto pilota – spiega il capo dell´Undesa Sarina Kilham – ha dimostrato che il solare può diventare una reale opzione energetica per le comunità rurali. Con un adeguato sostegno, le comunità hanno il potenziale per gestire i loro bisogni energetici in maniera accessibile e sostenibile. Per far questo è necessario sostenere gli sforzi in corso».
L´energia è indispensabile per sostenere lo sviluppo in un Paese privo di materie prime come Timor Est, secondo Paulo Da Silva, Renewable energy officer di Undesa, «Il modo in cui Timor Est tenterà di soddisfare il fabbisogno energetico della sua crescente popolazione, determinerà la rapidità e la sostenibilità dello sviluppo del Paese. E´ fondamentale che il governo continui a sostenere le forniture di energia alternativa. Abbiamo già visto che, con un adeguato sostegno. L´energia solare funziona».
Undesa sta lavorando insieme al governo di Timor Est anche a progetti di gestione sostenibile delle risorse idriche,che prevedono la proprietà dell´acqua da parte delle comunità rurali e un adeguato sostegno infrastrutturale, e ad altri progetti per le energie rinnovabili da sviluppare sempre livello comunitario.
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