serra.
Per capire meglio la portata e le caratteristiche di tutti questi cambiamenti Cynthia Rosenzweig, una climatologa del Nasa Goddard Institute for Space Science, e numrosi colleghi appartenenti a una decina di altre istituzioni scientifiche, hanno raccolto quasi 30mila variabili fisiche, chimiche e biologiche osservate nel globo terrestre dal 1975 al 2005.
Gli scienziati hanno pubblicato le conclusioni della ricerca sull'ultimo numero della rivista Nature, precisando l'entità e la forza dell'impatto umano sul clima. Insomma, secondo gli esperti le anomalie in natura sono riconducibili alle attività dell'uomo e all'attuale modello di sviluppo.
"Questo è il primo studio a legare insieme l’andamento delle temperature globali e i cambiamenti osservati in un vasto contesto di sistemi fisici e biologici", dice la Rosenzweig. Tra i fattori di cambiamento più lampanti c'è l’assottigliamento dei ghiacciai, lo scioglimento del permafrost e lo spostamento verso le latitudini più alte di flora e fauna (che cercano in tutti i modi di sfuggire all'eccessivo calore), mentre le specie tropicali invadono i mari surriscaldati delle medie latitudini.
Anche le attività dei fiori sono state completamente sconvolte dal surriscaldamento globale: centinaia di specie vegetali fioriscono in anticipo. Totalmente sballate le migrazioni degli uccelli, ritardate, anticipate o addirittura cancellate.
"Si tratta di un panorama talmente ricco di casi, di portata talmente ampia, e così strettamente correlabile all’aumento delle temperature medie riscontrabile in ogni continente della Terra - dicono gli autori della ricerca - che non è possibile invocare le naturali oscillazioni del sistema climatico per giustificarlo".
Era da centinaia di migliaia di anni che non si verificavano mutamenti così grandi in tempi così brevi. E secondo gli scienziati il fattore principale di questa devastazione è proprio l'attività umana, responsabile dell'aumento esponenziale dei gas serra più di ogni altra causa naturale (come l'attività vulcanica e le variazioni della radiazione solare).
Valentina Corti
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