Comuni virtuosi: una città diversa si può fare

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Lunedì, 19 Maggio 2008

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Quando si parla di ecologia, di impatto ambientale o di sostenibilità in genere si pensa soltanto ad una buona raccolta rifiuti o alla cultura di produrne meno. Particolari sono invece le iniziative dell’associazione “Comuni virtuosi”, nata nel 2005 da quattro comuni fondatori: Monsano in provincia di Ancona, Colorno in provincia di Parma, Melpignano in provincia di Lecco e Vezzano Ligure in provincia di La Spezia. Obiettivo: impegnarsi in progetti concreti rivolti alla sostenibilità ambientale.Come si legge nel manifesto dell’associazione, i Comuni virtuosi hanno dimostrato che è possibile (ed economicamente conveniente)

ridurre il consumo di acqua potabile utilizzando i riduttori di flusso; ridurre il consumo energetico utilizzando la bio-architettura e i pannelli solari; ridurre l'inquinamento atmosferico utilizzando il biodiesel; raggiungere il 60% di raccolta differenziata dei rifiuti.

Diversi e significativi i progetti avviati dai singoli comuni, dove la parola “copiare” non ha lo stesso significato che ha a scuola, ma «è indice di intelligenza, lungimiranza. In una parola, buon senso». Tanto interessanti da essere stati centro di una tesi di laurea presentata all’Università Bicocca di Milano.

Ad esempio a Colorno gli uffici comunali vengono puliti con prodotti ecologici ed il Comune ha approvato tre delibere per l’efficienza energetica: la prima è una variante al piano urbanistico, che permette l’isolamento tramite “cappotto” degli edifici esistenti, la seconda approva la promozione per l’installazione dei pannelli fotovoltaici, con conseguenti agevolazioni mentre l’ultima consente le riduzioni e detrazioni sull’imposta comunale sugli immobili (Ici) per quei cittadini che hanno costruito case o hanno fatto interventi per il contenimento dei consumi energetici.

A Pesaro sugli edifici ed i parcheggi comunali saranno presto installati impianti fotovoltaici, mentre Capannoni ha aderito all’iniziativa “Strategia rifiuti zero”, deliberando «l’obiettivo di intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” entro il 2020 stabilendo per il 2008 il raggiungimento del 60% di raccolta differenziata».

Trezze sul Brenta incentiva l’acquisto dei pannolini ecologici, mentre gli amministratori del Comune di Rosà (Vicenza) hanno invece agito concretamente distribuendo kit di pannolini ecologici alle neomamme del paese, convincendole a smettere di comprare quelli usa e getta, inquinanti e costosi (ogni bambino ne consuma in migliaia nei primi anni di vita).

Invece in alcuni condomini di edilizia residenziale pubblica, Ferrara ha organizzato incontri pubblici, corsi e laboratori manuali per sensibilizzare e studiare lo stile di vita e delle sue ripercussioni sulla natura e sugli equilibri socio-economici tra Nord e Sud del mondo.

Il Comune di Follonica ha aderito al progetto Ecomondo: grazie ad una tessera magnetica che registra ogni transazione in dare e avere, i cittadini riciclando accumulano punti, grazie ai quali potranno poi recuperare altri oggetti lasciati da altri (come ad esempio giocattoli, mobili ecc..).

Anche la decrescita felice è uno dei punti cardine dei Comuni virtuosi, che si pone l’obiettivo di avviare un sistema economico basato su principi ecologici, in contrapposizione con quelli che regolano i sistemi vincolati alla crescita economica.

I Comuni iscritti alla rete sono per lo più piccoli Comuni, più facilmente gestibili, e sono attualmente – esclusi i quattro fondatori – attualmente 16, di cui 4 delle Marche: Fratte Rosa (Pesaro Urbino), Maiolati Spuntini, Monsano e Monte San Vito (Ancona).

L’associazione ha anche indetto il “Premio Comuni a 5 stelle – Buone prassi per una decrescita felice”, quest’anno alla sua seconda edizione. Al premio possono concorrere tutti gli enti locali che abbiano avviato politiche di sensibilizzazione e di sostegno alle “buone pratiche locali” come gestione del territorio, impronta ecologica della “macchina comunale”, rifiuti zero, mobilità sostenibile (ad esempio il car-sharing) e nuovi stili di vita.

Scriviamo con piacere questo articolo, chiedendoci però: i Comuni della Riviera delle Palme potrebbero partecipare? (annalisa cameli - sambenedettoggi.it)

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