Lo straordinario cervello dei Jazzisti

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Domenica, 2 Marzo 2008

WASHINGTON, Stati Uniti -- Il cervello di un jazzista, durante un’improvvisazione, spegne le aree di inibizione e attiva quelle dell’espressività, permettendo a chi ascolta di emozionarsi. Questo è quanto è stato scoperto da alcuni ricercatori americani, che hanno studiato il cervello dei musicisti jazz con la risonanza magnetica durante un’esecuzione al piano.

"Non è una capacità esclusiva degli artisti, tutti noi utilizziamo meccanismi simili quando ci lasciamo andare alla spontaneità", dichiara Charles Limb del dipartimento di chirurgia dell’Università Johns Hopkins, che insieme ai

ricercatori del National Institute on Defness and Other communications Disorders, ha condotto lo studio.
 

"Quando un jazzista improvvisa, istintivamente chiude gli occhi e si trova in una situazione di simil-trance in cui genera musica mai sentita e spontanea" spiega Limb.

Dalle immagini emerse con la risonanza magnetica, si è notato come alcune aree cerebrali si attivano in maniera analoga in tutti i musicisti del campione, ma in modo diverso in base ai momenti d’improvvisazione e a quelli in cui si eseguono le note dello spartito.

Daniele Marucci

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