Un moscerino modello dell'ecosistema

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Giovedì, 6 Marzo 2008

LONDRA, Gran Bretagna -- Il moscerino del lago Myvatn in Islanda, alla base dell’ecosistema della zona, è un laboratorio perfetto per studiare l’equilibrio ambientale del pianeta. L’analisi delle sue fluttuazioni ha svelato come anche una minima interferenza dell’uomo possa innescare cambiamenti imprevedibili.

Ne è convinto un gruppo di ricerca coordinato dall’Università del Wisconsin e Madison che per le sue conclusioni ha guadagnato la copertina della rivista Nature.

 

Il moscerino Tanytarsus gracilentus, famoso perché durante la schiusa delle uova si solleva in nugoli sull’aria del lago tanto da tingerla di nero e dopo essere morto ricopre tutta la superficie dello specchio d’acqua, è un grande divoratore di alghe. Da solo costituisce i due terzi degli erbivori del lago ed è a sua volta, la fonte principale di cibo per gli uccelli e i pesci.

“La sua popolazione subisce enormi fluttuazioni ogni quattro-sette anni. Se il nostro modello è corretto questi cicli sarebbero sensibili anche al più piccolo mutamento dell’idrologia del lago” spiega Anthony Ives zoologo alle università di Wisconsin e Madison.

Secondo lo studio i moscerini possono apparire in cicli di altissima, grande o regolare abbondanza ma piccole variabili naturali, temperature e vento, o causate dall’uomo possono imprevedibilmente capovolgere tutto.

“Questa scoperta è importante perché suggerisce la possibilità di costruire potenti modelli per prevedere cosa può accadere come risultato di entrambi i cambiamenti, naturale e indotto dall’uomo come quello collegato al surriscaldamento” conclude Ives.

Daniele Marucci

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