Il piano "Lula" salva Amazonia ha fallito

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Venerd́, 7 Marzo 2008

 

Il piano d'azione messo a punto nel 2004 dal presidente Lula per salvare il polmone verde dell' Amazzonia non ha funzionato. Anzi, fra agosto e dicembre 2007 il taglio delle foreste tropicali ha toccato un nuovo record e al ritmo attuale c'e' la concreta possibilita' che nel 2008 la deforestazione torni decisamente in crescita. Questa l'accusa lanciata dagli ambientalisti di Greenpeace oggi a San Paolo in Brasile lanciando un rapporto dal titolo ''Il leone si sveglia''. Secondo questa analisi, solo il 31% del piano e' stato portato a termine, per vari motivi: dallo scarso coordinamento all' aumento del prezzo di soia e carne, fino al passaggio della responsabilita' del monitoraggio delle proprieta' rurali, dell' industria del legname e della deforestazione nelle regioni dell' Amazzonia, che sono poco attrezzate per questo tipo di compiti.

E fatale al progetto sarebbe stata la totale assenza di obiettivi di riduzione dell'attivita' di deforestazione. ''Il piano governativo ha diverse virtu' - spiega Paulo Adario, coordinatore della campagna Amazzonia di Greenpeace - ma e' cruciale stabilire target chiari, concreti e misurabili sulla diminuzione della perdita delle foreste''. Un punto a favore del piano e' lo sviluppo del sistema di rilevamento in tempo reale della deforestazione dell'Istituto di ricerca spaziale brasiliano. In ogni caso, secondo Greenpeace per salvare uno dei polmoni del Pianeta occorre definire le regole che definiscono cosa possa essere utilizzato e cosa invece vada preservato.

Senza questo non ci saranno vittorie decisive contro il taglio indiscriminato della foresta tropicale. In particolare, secondo l'analisi di Greenpeace, delle 162 attivita' previste per 32 direzioni strategiche contenute nel piano d'azione salva-foresta del 2004, oltre il 60% di queste non sono state messe in atto e meno di un terzo delle linee strategiche sono state completate alla fine dello scorso anno. E a giocare a favore della sopravvivenza delle foreste fra 2004 e 2007 secondo gli ambientalisti sarebbero stati piu' la fluttuazione del prezzo di soia e bestiame, per le quali serve il terreno, che non il Piano d'azione di Lula. (ANSA). KWS

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