Citta' sempre invase dalle auto, soprattutto al sud. Alla capitale resta il primato del numero di veicoli per mille abitanti anche se in discesa del 4,5%. In compenso aumentano le vetture a basse emissioni con le Euro4 che superano il 10% in tutte le citta'. Questi i dati contenuti nel IV Rapporto dell'Agenzia per la protezione dell'Ambiente (Apat) sulla Qualita' dell'Ambiente Urbano, presentato oggi a Roma. In particolare emerge che nelle citta' italiane continua a crescere il numero dei veicoli anche se in modo non omogeneo.
Dal 2000 al 2006, Milano registra un calo del 9%, mentre in molte citta' del sud cresce il numero di auto, in linea col trend nazionale: Taranto aumenta del 10,8% mentre Napoli fa eccezione, con una diminuzione del 6,0%. Tra le 24 citta', Roma, e' quella con più auto ogni mille abitanti anche se nell'ultimo anno scende a 699 veicoli (-4,5%); a Nord il record spetta a Modena, con 651 vetture e al sud il valore maggiore e' quello di Catania (680). Nello stesso periodo, nei comuni della provincia (ad eccezione del comune capoluogo) il numero di auto pro-capite mostra un aumento generalizzato, ad eccezione di una lieve flessione per Modena (-0,9%) e Bologna (-1,5%), così come, a livello comunale, aumenta il numero di motocicli (dal 25,4% a Brescia al 103,5% a Palermo) e quello dei veicoli commerciali leggeri, confermando il trend degli ultimi anni. Il nuovo dato e' che aumenta il numero di auto a basse emissioni, con le Euro 4 che superano il 10% in tutte le citta', con il valore più alto a Roma (24,6%), dove in sei anni sono aumentate del 129%.
La quota di veicoli commerciali leggeri piu' vecchi e inquinanti (pre-Euro) scende al di sotto del 20% in quasi tutte le citta' del centro nord (da 13,1% a Firenze a 22,5% a Trieste) mentre al sud oscilla ancora intorno al 30% (da 26,2% a Foggia a 32,4% a Napoli). Sempre di più anche le auto a gasolio, con percentuali sopra il 30% a Torino, Parma, Roma, Foggia, Bari e Taranto, come quelle di grossa cilindrata, che a Milano sono ormai l'11% del totale e a Brescia il 10,5%. (ANSA)
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