Kyoto: Giappone in difficoltà, emissioni gas a +8,7%

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Mercoledì, 12 Novembre 2008

 

Il Giappone e' in difficolta' sul rispetto dei target sull'ambiente imposti dal protocollo di Kyoto: nel 2007 e' finita nell'atmosfera la quota record di 1,37 miliardi di tonnellate di biossido di carbonio, con un aumento dell'8,7% sui valori del 1990, anno di riferimento sul quale il Sol Levante e' chiamato a tagliare del 6% le emissioni entro il 2012. I dati sono stati resi noti oggi a Tokyo dal ministero dell'Ambiente, che ha pubblicato il bilancio ecologico relativo all'anno fiscale conclusosi a marzo 2008. I risultati del 2007 rappresentano un preoccupante campanello d'allarme nella corsa all'abbattimento delle emissioni da parte del Giappone, un Paese che peraltro e' da anni impegnato in prima linea nei settori di energia pulita alternativa, risparmio energetico, e riduzione delle quote di biossido di carbonio prodotte. Nell'ultimo anno fiscale, inoltre, le emissioni complessive finite in atmosfera sono aumentate del 2,3% rispetto al 2006, quando, al contrario, si era registrato un calo dell'1,3% rispetto ai livelli dell'anno precedente. Il settore rappresentato dall'utenza privata familiare ha segnato un amento di emissioni pari all'8,4%, parzialmente dovuto al massiccio utilizzo dell'aria condizionata durante l'estate, mentre nel settore industriale si e' registrato un incremento su base annua del 3,6%.

Secondo il ministero dell'Ambiente, alla base dei deludenti risultati del 2007 vi e' l'inattesa chiusura dell'impianto nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, nella prefettura nord-orientale di Niigata, le cui operazioni sono state sospese a tempo indeterminato in seguito al forte sisma che ha colpito l'area nel luglio del 2007. Alla luce di questa situazione, il Giappone - seconda economia mondiale e quinto Paese inquinante per volume di gas serra - potrebbe vedersi costretto a rendere obbligatorio il nuovo sistema di trading di biossido di carbonio appena varato, attualmente in vigore su base volontaria. ''Ulteriori sforzi potrebbero essere richiesti al settore privato non legato alle utility'', ha spiegato in conferenza stampa, Hiroyasu Tokuda, a capo della divisione sui cambiamenti climatici del ministero. (ANSA)

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