Grottammare: "L’Oasi è in pessime condizioni"

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Martedì, 14 Ottobre 2008

 

GROTTAMMARE - Via Convento, via Castello, contrada Monti. Qualcosa è da rivedere nell'area dell'Oasi e nel punto più alto del vecchio incasato. I residenti della zona, tanto per cominciare, nei giorni scorsi hanno denunciato la situazione di via Castello. Il punto più in alto del vecchio incasato - affermano - versa in condizioni disastrose. Più volte è stata tentata la strada del dialogo con l'amministrazione, prima con Rossi e poi con Merli. Abbiamo esposto la situazione in diverse occasioni ma nonostante siano passati 15 anni non è stato mosso un dito. E la strada in questione, in effetti, per la verità non proprio tra le principali, non versa di certo in grandi condizioni. Ma ci sono anche altri problemi. Ci si sposta all'Oasi, dietro le mura dello storico convento che ospitò anche Agostino Gemelli. C'è un fazzoletto di terra. Una sorta di piccola pineta che versa in uno stato di abbandono quasi devastante. Erbacce e arbusti sono cresciuti selvaggiamente là dove potrebbe esserci una piccola pineta. Di fronte, come se non bastasse, un paio di cassonetti tracimano spesso e volentieri immondizia tanto che i sacchi della spazzatura campeggiano anche al di fuori dei contenitori: Non succede di rado -ci dicono alcuni dei residenti della zona - qui le cose sembrano funzionare in maniera diversa che nel resto della città. Ed è vero, nel bene e nel male perché, da quelle parti, c'è anche chi può permettersi un orticello. Insalate e pomodori altamente improbabili soltanto ad un paio di centinaia di metri di distanza. Ma nel punto più alto della città, dove la pace che ispira frati e scultori è stata addirittura preservata con l'ausilio di 'panettoni' utili a diminuire il traffico delle auto a ridosso del belvedere, qualche disagio lo si vive ugualmente: Ultimamente ci sono anche delle perdite d'acqua - affermano i residenti - o almeno di una sostanza liquida, e maleodorante, che non si capisce da dove esca fuori. Sembra provenire da sotto il manto stradale. E anche questo è vero. L'acqua esce, e l'odore non è dei migliori. Intanto, va detto, per via Speranza sono partiti i lavori di recupero e consolidamento della scarpata orientale. Nel tratto iniziale della strada, vale a dire dove le dimensioni della carreggiata, particolarmente ridotte a causa del cedimento del terrapieno laterale, rendono difficoltoso il transito pedonale. Se ne sta occupando l'Adriatica Strade di San Benedetto del Tronto che ha ottenuto l'affidamento dei lavori grazie ad un ribasso di oltre il 20 per cento. Sarà realizzato un marciapiede a sbalzo sul lato est, senza operare alcun restringimento della carreggiata. Per il resto della zona, se son rose fioriranno. (Emidio Lattanzi - corriereadriatico.it)

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