La Riserva non ha eliminato i problemi

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Giovedì, 16 Ottobre 2008

 

SAN BENEDETTO - Alle ultime elezioni, che sono state anche le prime perché prima del 2006 il comitato di quartiere alla Sentina non si era mai costituito, furono oltre 500 i cittadini che si recarono alle urne per eleggere il direttivo: un bel patrimonio di partecipazione in un quartiere dove non mancano altre realtà associative (come l'Associazione Sentina, che si dedica alla Riserva naturale) e che sconta, come molta parte di Porto d'Ascoli, una urbanizzazione frettolosa.

Il quartiere ha solo due luoghi di aggregazione: il campo sportivo intitolato a Marcello Ciarrocchi (una delle vittime del naufragio del Rodi), ristrutturato tre anni fa, gestito dal Porto d'Ascoli e dove si allena spesso anche la Samb, e i giardini di via Colleoni. Entrambe le strutture sono in eccellenti condizioni ma il parco di via Colleoni rimane una questione aperta tra l'amministrazione ed il quartiere, che ne ha chiesto ripetutamente la recinzione per separarlo nettamente dalla strada, via Colleoni appunto, che gli passa accanto.

Ma il luogo simbolo per eccellenza del quartiere Sentina è senza dubbio la Riserva Naturale, che dal 2004 ha dato una direzione precisa a quel che resta della vecchia Sentina.

La costituzione della Riserva non ha ovviamente eliminato d'un colpo i problemi di un'area tuttora degradata, vittima di episodi di vandalismo (il più grave tra i recenti ha colpito lo storico casolare del sedicesimo secolo) e considerata ancora da troppi come una comoda discarica. Però molti interventi sono stati realizzati (la bonifica della spiaggia, dove ora si può passeggiare senza inciampare nelle vecchie condotte fognarie, la piantumazione di centinaia di nuovi alberi, l'attenzione verso il problema dei cattivi odori che interessa direttamente più il quartiere che la Riserva) e altri sono nel futuro, compresa la rinaturalizzazione del fosso collettore che segna a tutti gli effetti il confine tra la Sentina urbana e la Riserva. Tornando nell'area urbana, la Sentina denuncia problemi comuni ad altri quartieri della città: la Sentina, in piccolo, rispecchia il tipico problema della viabilità sambenedettese, compressa com'é tra il mare e la ferrovia (come S. Benedetto è stretta tra il mare e le colline) e con pochi ed obbligati percorsi per attraversarla in lungo (esattamente come S. Benedetto).

Il quartiere ha qualcosa per i giovani (il campo sportivo e i giardini di via Colleoni), quasi nulla per gli anziani, che soffrono di più anche la penuria delle piccole attività commerciali sottocasa, in un quartiere che è a poca distanza dai grandi centri commerciali di Porto d'Ascoli ma obbliga comunque a prendere l'auto per raggiungerli.

Creare servizi, centri di aggregazione e incoraggiare le piccole attività commerciali, questo aiuterebbe molto – dice Alfredo Cicconi, uno dei diciotto candidati al nuovo direttivo – e c'è la grande area dietro la scuola Colleoni la cui qualificazione dovrebbe diventare una priorità e dove potrebbero trovare spazio i servizi che mancano. (Alex Licciardello - corriereadriatico.it)

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