Bonino: il piano del Governo sull'atomo non ha senso

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Luned́, 27 Ottobre 2008

 

''In un discorso di tempi, costi e benefici, io dico che arrivare al 4,5% di energia nel 2020 con sei centrali nucleari doppie in attivita' e pagando 25 miliardi, non ha senso''. Cosi' Emma Bonino, vicepresidente del Senato e componente della Commissione Ambiente, ha parlato del programma nucleare del governo, a margine della sua partecipazione al seminario in corso alla sede del Partito radicale a Roma su ''Territorio, ambiente, democrazia''. Secondo Bonino lo stesso obiettivo per il 2020 del 4,5% del fabbisogno energetico nazionale ''sarebbe piu' facilmente ottenibile con efficienza energetica ed energie alternative''. In generale, il nucleare ''non e' una tecnologia come tutte le altre - ha aggiunto la leader radicale - perche' le scorie non sappiamo dove metterle e la proliferazione e' un problema''. Il rischio poi e' che, considerando l'atomo la soluzione ai problemi energetici, non si punti su altre strade. ''La mia preoccupazione - ha detto Bonino - non e' tanto che facciano il nucleare - perche' 30 miliardi di euro da privati non so dove li vadano a trovare, lo dimostra il caso Alitalia - ma che propagandando la soluzione 'miracolistica' del nucleare'' come una sorta di panacea per i problemi energetici, ''in realta' si perdano altri 5 o anche 8 anni di cose da fare''. (ANSA).

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