Eco-energia: in Germania maxi impianto solare come 56 campi di calcio

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Marted́, 16 Settembre 2008

 

Cinquantasei campi da calcio ricoperti di pannelli solari, tra i quali pascolano pecore e capre, per una potenza complessiva di 10 megawatt e un bacino di utenza medio di quasi 2.500 nuclei familiari. Si presenta cosi' e con un ritorno economico che gia' supera le aspettative il Bavaria Solarpark di Muhlhausen, una delle maggiori centrali fotovoltaiche del mondo tappa intermedia fra Monaco di Baviera e Berlino dell'eco-tour Venezia-Capo Nord organizzato da BMW Italia. Il viaggio entra nel vivo della visita a centri rinomati per sviluppo di energia pulita e prosegue in Germania nel giorno dell'inaugurazione della VII Settimana della Mobilita' in Europa patrocinata da Bruxelles per stimolare le amministrazioni locali ad adottare politiche permanenti a favore della mobilita' sostenibile. ''Aria pulita per tutti'' il tema di quest'anno. ''Sul Bavaria Solarpark la Deutsche Structured Finance GmbH (DSF) ha investito 49 milioni di euro, ammortizzabili in vent'anni, - spiega Martin Wohlfarth, DSF -. Stimato al 6% annuo, il ritorno per l'azienda a soli quattro anni dall' apertura dalla centrale e' gia' piu' alto, fra il 7 e l'8% annuale. Un buon risultato per il mercato tedesco, dove circa l' 11% dell'energia prodotta e' di tipo alternativo e di questa l' 1-2% e' energia solare''. Principale azienda partner l'americana SunPower, che ha fornito un sistema che ''sfruttando il Gps - spiega Peter Aschenbrenner, vice president Corporate Strategy di SunPower - permette ai pannelli di oscillare seguendo il movimento del sole ed evitando di farsi ombra l'un l'altro''. Sia la SunPower, sia la Deutsche Structured Finance GmbH guardano con molto interesse alle potenzialita' del mercato italiano. ''In Italia puntiamo sulle regioni settentrionali per quanto riguarda le installazioni su tetti di abitazioni private - dice Peter Aschenbrenner - e su regioni come Toscana, Puglia e in generale del Sud per gli impianti a terra''. ''La Germania - spiega invece Martin Wohlfarth - incoraggia la produzione di energia solare con incentivi di 45 centesimi per chilowatt/h per vent'anni, che e' il tempo di ammortizzamento dei costi di investimento iniziali. Anche la legislazione italiana in questo momento e' favorevole all'energia solare, ma avremmo bisogno di una maggiore sicurezza sulla durata nel tempo degli incentivi dello Stato italiano''. ''Inoltre - conclude Aschenbrenner - il problema in Italia e' costituito soprattutto dai tempi burocratici che occorrono per il rilascio di permessi e concessioni locali e infine per l'allaccio finale alla rete elettrica dell'Enel. La Puglia in questo senso sembra la regione piu' aperta''. (ANSA)

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