L'Australia verso la legge per lo stoccaggio sottomarino della CO2

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Giovedě, 18 Settembre 2008

 

Il governo laburista australiano ha introdotto in parlamento un disegno di legge sulla cattura e stoccaggio delle emissioni di gas serra (Carbon Capture and Storage, o Ccs) che consentira' di immagazzinare in profonde masse oceaniche milioni di tonnellate di CO2. Le norme definiscono il quadro legale per rendere possibile la cattura e lo stoccaggio entro le acque territoriali, e provvedono ad un sistema di gestione per assicurare che lo stoccaggio sia sicuro. Nel dibattito parlamentare e' intervenuto oggi il premier Kevin Rudd, affermando che grazie alla normativa l'Australia potra' assumere un ruolo guida internazionale, e prepararsi per il futuro con la prima struttura regolatrice comprensiva al mondo per progetti di Ccs. Il mercato delle tecnologie di energia a basse emissioni cresce rapidamente e raggiungera'' valori di centinaia di miliardi di dollari nel futuro, ha detto. L'Australia vuole diventare un centro focale nello sviluppo di tecnologie di energia pulita e di relativa attivita' imprenditoriale, piuttosto che dipendere dall'importazione di tecnologie sviluppate altrove'', ha detto Rudd. ''Potremo conseguire la massa critica di ricerca, innovazione e investimento in Australia, solo se cominciamo a progredire verso un'economia a basse emissioni. Per questo le tecnologie di cattura e stoccaggio, a fianco dello schema nazionale di riduzione dell'inquinamento da CO2, che il governo intende introdurre il prossimo anno, hanno importanza critica per il nostro futuro'', ha aggiunto, criticando come ''imprudenti e irresponsabili'' gli scettici sul cambiamento climatico, e chi sostiene l'approccio del 'non fare nulla'. (ANSA)

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