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GROTTAMMARE – E’ un invito a non abbassare la guardia quello cha arriva da alcuni vivaisti della vallata del Tesino. L’emergenza idrica non è assolutamente archiviata ed il fatto che l’estate 2008 non abbia avuto le drammatiche circostanze che hanno caratterizzato la stagione precedente, non deve assolutamente far prendere sottogamba una situazione che rischia di degenerare ulteriormente. Per questo motivo, in molti tra gli addetti ai lavori dell’azienda florovivaistica della zona, esortano i Comuni a prendere in considerazione valide alternative per reperire la materia prima. Leandro Carminucci, un vivaista, nelle scorse settimane aveva ipotizzato la costruzione, all’altezza di Patrignone, di una diga da utilizzare per l’accumulo di acqua nei momenti di maggiori precipitazioni, acqua da usare poi, nei periodi di maggior siccità.
“Si spreca troppa acqua – afferma Lucio Piunti, altro vivaista – andrebbero innanzitutto aggiornati gli impianti di irrigazione. Da giugno praticamente non piove e questo è un dato di fatto. Non si possono dare colpe a destra e sinistra. Si può tentare di limitare i danni cercando di risparmiare più acqua possibile”. E a parlare è anche un altro vivaista, Roberto Marconi che è anche consigliere comunale. Lui suggerisce la possibilità di utilizzare l’acqua del depuratore comunale che, quotidianamente, scarica ingenti masse d’acqua le quali, a detta di Marconi, potrebbero essere utilizzate come risorse e che invece finiscono per disperdersi in mare.
“Si può fare – insiste ad affermare ad un anno di distanza –. Ho parlato con alcuni degli addetti ai lavori, e mi è stato confermato che la struttura produce dai due ai tremila quintali d’acqua all’ora”. (corriereadriatico.it)
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