Acqua: dal rubinetto costa meno, cala il consumo in bottiglia

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Giovedě, 25 Settembre 2008

 

Cresce in Italia, Paese leader nel consumo di acqua imbottigliata, il numero di persone che scelgono di bere acqua dal rubinetto sia a casa che fuori: motivo principale, l'economicita' dell'acqua 'del sindaco', che puo' costare tra le 300 e le mille volte meno di quella in bottiglia. Un ottimo incentivo in un periodo di difficolta' economica generale. E' la conclusione di una ricerca commissionata dall'Associazione di costruttori di impianti per il trattamento delle acque 'Acqua Italia', presentata oggi a Milano. Il 72,3% del campione (2.100 intervistati sopra i 18 anni, rappresentativi di tutta la popolazione italiana) afferma di aver bevuto almeno una volta nell'ultimo anno acqua del rubinetto. Di questi, la porzione di chi la beve sempre o quasi ha raggiunto quota 39,9%, registrando una crescita di quasi 10 punti percentuali in due anni (nel 2006 erano 31,2%). Anche al bar o al ristorante il 72,6% beve l'acqua del rubinetto. Rimane per lo piu' stabile, invece, chi proprio l'acqua del rubinetto non la tocca (27,7% nel 2008 contro un 29,6% due anni prima). E' al sud Italia dove si riscontra il maggior distacco dai rubinetti: il 41,4% infatti l'ha bevuta una volta o mai in un anno e il 26,1% afferma che nessun motivo lo porterebbe a bere dal rubinetto. I motivi che spingono a scegliere 'l'oro blu' dell'acquedotto sono il minor costo (il 46,7% di chi la beve sempre o quasi) e i maggiori controlli fatti sull'acqua di casa rispetto a quelli sull'acqua delle bottiglie (43,7%). E sono sempre questi motivi che attraggono verso i rubinetti chi beve normalmente dalla bottiglia (rispettivamente 28 e 31,7%). Il minore impatto ambientale (trasporto e smaltimento della plastica) incide per il 20,5%. Per quanto riguarda Milano e provincia, i risultati sono ancora piu' incoraggianti: chi ha bevuto l'acqua 'del sindaco' almeno una volta negli ultimi 12 mesi e' il 78,2%, risultato che sale ancor di piu' se si considera la sola citta' di Milano (82%). Particolarita' tutta meneghina e' il minor numero di anziani che bevono l'acqua estratta dai 523 pozzi cittadini. Anche i motivi che stanno alla base della scelta si discostano un poco dalla media nazionale. Sono i maggiori controlli a far preferire l'acquedotto al 43,6% degli intervistati (il 66,6% se si conta la sola citta' di Milano), contro un 34,4% che lo fa per ragioni economiche e il 20,1% che lo fa per attenzione all'ambiente (il 28% a Milano citta'). Nei bar e ristoranti del capoluogo lombardo, infine, il 71,2% beve gia' o berrebbe acqua del rubinetto, ma il 28,8% chiede sempre e comunque una bottiglia o un'altra bevanda. (ANSA)

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