Febbre suina, Oms pronta ad alzare il livello di allerta.

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Lunedì, 27 Aprile 2009

 

Città del Messico - "Ci sono ancora molte domande che hanno bisogno di riposte sulla trasmissione dei casi di influenza suina in Messico", e sulla vicenda "c'è massima allerta". Lo ha detto il portavoce dell'Organizzazione mondiale della sanità, Gregory Hartl, in una conferenza stampa telefonica internazionale appena conclusasi. L'Organizzazione mondiale della Sanità potrebbe decidere di elevare il livello di allerta per la febbre suina dal grado 3 al grado 4 o al 5.

Si aggrava intanto il bilancio dei morti per l'influenza suina in Messico e sale l'allerta internazionale. L'Unione Europea ha convocato un incontro straordinario sulla questione mentre negli Stati Uniti è scattata l'emergenza sanitaria. In Spagna è stato confermato un caso.

E' salito a 149 il numero dei morti per l'epidemia influenzale in Messico. Ad annunciarlo e' stato il ministro della Sanita' messicano, Jose' Angel Cordova Villalobos, precisando tuttavia che non e' ancora stata stabilita la cifra esatta dei casi di decessi attribuibili al virus dell'influenza suina.

"I casi sono 1.614", ha aggiunto il ministro specificando che al momento rimangono in ospedale 4-500 persone e che il 60% degli ammalati e' guarito in maniera "soddisfacente". Per ridurre il contagio scuole e universita' rimangono intanto chiusi a Citta' del Messico e nell'omonimo stato federale, dove abita il 20% dei 105 milioni di cittadini messicani.

E' in programma intanto a Lussemburgo e non a Bruxelles l'incontro straordinario dei ministri della Sanita' dell'Ue del 30 aprile. E' quanto e' emerso nel corso del Consiglio affari generali e relazioni esterne che riunisce oggi nel Granducato i ministri degli Esteri dei Ventisette. A quanto si apprende, il capo della diplomazia lussemburghese, Jean Asselborn ha ricordato che il consiglio straordinario e' stato convocato il 30 aprile, dunque in un mese in cui le riunioni dei Ventisette hanno luogo nel suo paese. Nessuno ha obiettato e dunque e' questa la linea passata oggi.

Il presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso, rassicura comunque che "al momento, la situazione di emergenza della salute pubblica per quanto riguarda l'influenza suina e' limitata al continente americano". Poi, ammonisce il commissario europeo alla Salute Androulla Vassiliou, "occorre evitare viaggi non essenziali nelle aree infette". La Commissione Europea e' pronta a "prendere tutte le decisioni appropriate" per "rispondere ad ogni eventuale emergenza" in Europa. Vassiliou ha quindi ammesso che "c'e' molta preoccupazione perche' l'influenza suina puo' rappresentare una minaccia globale".

Comunque, aggiunge il numero uno della Direzione Generale Salute della Commissione europea, Robert Madelin, "tutte le esperienze e tutte le simulazioni che abbiamo condotto mostrano che azioni drastiche come la chiusura delle frontiere rallentano molto poco, solo di qualche giorno, il propagarsi di un virus pandemico mentre costano enormemente sul piano umano e sul piano economico".

Proprio in Europa è stato confermato il primo caso di febbre suina in Spagna. Lo ha affermato il ministro della Salute Trinidad Jimenez, spiegando che si tratta di un giovane di 23 anni, ricoverato all'ospedale generale di Almansa (Albacete). Il ragazzo era tornato da un viaggio studio in Messico il 22 aprile scorso. Altre 19 persone, in diverse aree della Spagna, sono state sottoposte al test per capire se siano affette dallo stesso virus H1N1 che ha colpito il Messico e poi gli Usa. In ogni caso, si legge su 'El Mundo' on line, il ministro ha assicurato che ne' il paziente con febbre suina confermata, ne' gli altri sospetti sono in condizioni gravi.

Dagli Usa il presidente Barack Obama ha detto come "la diffusione dell'influenza suina sia fonte di preoccupazione e richieda uno stato di allerta piu' elevato", ma come non sia ancora "fonte di allarme".

Anche in Svizzera cinque pazienti potrebbero essere malati e sono attualmente sottoposti ad esami medici. Nel frattempo, le autorità di Pechino hanno comunicato che non si è verificato nessun caso di influenza suina in Cina e che la "situazione e' strettamente sotto controllo e stiamo informando i cittadini sui mezzi per prevenire l'infezione".

Sono invece sei i casi di febbre suina riportati in Canada dove il responsabile della sanita' pubblica, David Butler-Jones, ha riferito a Ottawa che si tratta di persone di giovane eta', residenti in Nova Scotia e British Columbia, che erano state di recente in Messico.

Le autorita' sanitarie di frontiera, ha precisato Butler-Jones, stanno gia' effettuando i controlli sui viaggiatori che presentano sintomi del virus H1N1 e vengono distribuiti negli aeroporti degli opuscoli che spiegano come individuare i sintomi della malattia. (Adkronos)

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