La febbre suina fa alzare le quotazioni in borsa di Roche e GlaxoSmithKline

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Mercoledì, 29 Aprile 2009

 

Gli affari sono affari anche di fronte all'influenza suina e Roche e GlaxoSmithKline se ne avvantaggiano. Il Tamiflu della prima casa farmaceutica e il Relenza della seconda sono infatti entrambi farmaci raccomandati per l'influenza e si sono dimostrati efficaci contro campioni virali della nuova malattia, che in Messico ha ucciso circa un centinaio di persone.

Così il titolo Roche alla Borsa di Zurigo segna un progresso del 3,72% a quota 144,80 franchi svizzeri e GlaxoSmithKline a Londra realizza un guadagno del 2,88% a 1.035 pence. Il mercato prevede, infatti, che le due società farmaceutiche possano trarre vantaggio dall'influenza suina scoppiata in Messico, che rischia di assumere le dimensioni di una pandemia.

Le vendite dei due antinfluenzali dovrebbero registrare un'impennata. Secondo Rahn & Bodmer Roche e Glaxo dovrebbero beneficiare della diffusione dell'influenza suina, anche se al momento è ancora difficile da quantificare quante vendite registreranno i farmaci antifluenzali delle due società.

Per gli analisti il Tamiflu di Roche ormai è da considerarsi sorpassato dal momento che nell'ultimo inverno il farmaco non ha funzionato nel 90% dei pazienti. Diversa invece la situazione per il Relenza di Glaxo che continua a essere efficace per la cura dell'influenza e, pertanto, secondo gli analisti, recherà grossi vantaggi al gruppo inglese. Rahn & Bodmer consiglia comunque l'acquisto di entrambi i titoli.

Roche sicuramente si può riscattare dopo che lo scorso 22 aprile l'azione è crollata in Borsa in seguito alla comunicazione sulla scarsa efficacia del farmaco Avastin nel contrastare i tumori nelle primissime fasi di formazione e nel contrastare il riapparire della malattia nei pazienti affetti da cancro al colon che hanno ricevuto un trattamento chemioterapico. Roche ha comunque deciso di andare avanti con le ricerche: "continuiamo a pensare che l'Avastin sia efficace", ha affermato il responsabile della ricerca medica, Hal Barron.

Il farmaco antitumorale, secondo un analisti di un broker svizzero, ha generato 5,2 miliardi di franchi svizzeri (4,5 miliardi di dollari) di ricavi nel corso del 2008. La società ha detto di aspettarsi che nel periodo 2009-2011 ne genererà 9 miliardi. L'Avastin è stato sintetizzato e sviluppato da Genentech, la società statunitense di cui Roche, il mese scorso, ha rilevato il 44% che ancora non possedeva. (Francesca Gerosa - milanofinanza.it)

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