“Parco marino a rischio”

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Martedì, 1 Dicembre 2009

 

Grottammare - Come si può pensare alla costituzione di un Parco Marino dopo tutto quello che sta succedendo nella nostra spiaggia? E’ la domanda sollevata dal Comitato “Salvaguardia Costa Picena” costituito dall’ex assessore sambenedettese Nazzareno Torquati. Le disgrazie della riviera, a detta dell’associazione, sono sempre le solite: la cassa di colmata e soprattutto il ripascimento delle spiagge grottammaresi. Come afferma Torquati “quest’ultimo intervento, in modo particolare, vede la totale mancanza di attenzione sulle caratteristiche fisico, chimiche e biologiche delle aree marine soggette a queste operazioni”.

Infatti - come precisato dal comitato - nell’ambito delle procedure per l’istituzione del Parco Marino, furono evidenziate le particolarità naturali della costa picena con le colline plioceniche formate da sabbie e ghiaie ciottolose che scivolavano in mare a formare biotopi di grandissimo valore naturalistico.

“Direttamente sul mare - continua Torquati - vi era insediata quella che viene definita biocenosi: un insieme di popolazioni marine di specie diverse che vivono nello stesso habitat dopo millenni di adattamento alle particolari caratteristiche dei sedimenti e delle sabbie”. In effetti, nella relazione del Cnr di Ancona del 2001, che attesta lo status quo prima del ripascimento, vengono registrate numerose comunità bentoniche, come le telline, gasteropodi, echinodermi, isopode: un sistema complesso dove, nei periodi stagionali, vengono a riprodursi le maggiori specie ittiche che trovano una naturale nursery dove far dischiudere le uova e trovare alimento.

“Tutto questo – continua Torquati - è quasi sicuramente stato pregiudicato dalle sabbie nere del ripascimento messe lì per permettere di ricavare una decina di metri di spiaggia a favore di stabilimenti balneari che in quel luogo non dovevano esserci. Operazione pagata con soldi pubblici per favorire interessi privati. Meraviglia l’atteggiamento delle autorità che, davanti ad una evidente minaccia di alterazione della costa, non hanno attivato nessuna forma di controllo”. (Francesca Poli - corriereadriatico.it)

PS: il titolo dell'articolo non corrisponde al vero in quanto non è il Parco Marino del Piceno ad essere a rischio bensì l'ecosistema marino tutto, di cui un Parco marino, pur nella sua importanza, rappresenta solo una micro realtà. Ivito all'attenzione e alla riflessione (Riego Gambini)

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