I nodi del Parco marino si discutono tra esperti

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Martedì, 15 Dicembre 2009

 

San Benedetto Un convegno sul Parco marino si svolgerà dopodomani alle 17 presso l’associazione pescatori sambenedettesi in viale Marinai d’Italia promosso dall’Associazione Maremosso.
Ancora una volta Nazzareno Torquati intende riportare l’attenzione sull’importanza di istituire una zona protetta per la pesca. Un’idea nata agli inizi degli anni ‘90 per arginare la profonda crisi del settore peschereccio dove annualmente centinaia di operatori marittimi sono andati in pensione senza essere sostituiti dai giovani.
“Si intese iniziare ad operare con la fascia costiera – afferma l’Associazione Maremosso - per sollecitare un interesse nelle nuove generazioni che venendo formate nei corsi universitari dell’Università di Camerino avrebbero trovato poi immediata collocazione lavorativa.
Insomma una strategia di lungo respiro che, oltre a risvegliare passioni e fatto crescere un nuova cultura sulle risorse marine, creava le condizioni di una sorta di Piano regolatore della costa prevedendo aree di maricoltura e annullando lo sversamento di inquinanti verso il mare”.
A questo punto l’associazione ricorda come solo l’Università di Camerino sia stata all’appuntamento formando decine di giovani nella gestione della fascia costiera molti dei quali ora lavorano in altre riserve marine, mentre le amministrazioni si sarebbero logorate in estenuanti trattative che hanno portato alla stasi ed alla perdita della vera specificità del Parco: la sua estensione da Porto Sant’Elpidio a Tortoreto. (Corriereadriatico.it)

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