Estesa a venti anni la durata delle concessioni balneari

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Giovedì, 31 Dicembre 2009

 

Ancona - Estendere fino a un massimo di venti anni la durata delle concessioni dei beni del demanio marittimo con finalità turistico-ricreative. È quanto prevede la proposta di legge "Norme per l'attuazione delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo", approvata dalla Giunta regionale e trasmessa all'Assemblea legislativa per l'adozione. Spiega Vittoriano Solazzi, assessore regionale al Turismo:"La Regione Marche ha inteso adeguare la durata delle concessioni al parametro già individuato dal legislatore statale all'articolo 253 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 col quale si stabilisce che le concessioni possono avere durata superiore ai sei anni e, comunque, non superiore ai venti anni: una scelta dettata dall'entità e della rilevanza economica delle opere da realizzare".

"Non si può,infatti, non tenere conto - sottolinea l'assessore - delle peculiarità della piccola impresa balneare italiana e marchigiana che non ha eguali in Europa, dei capitali investiti per qualificare l'azienda e valorizzare l'offerta balneare, delle garanzie che i concessionari devono avere in sede di esame comparativo delle domande, delle esperienze maturate e delle professionalità acquisite nella gestione specifica delle concessioni demaniali".

"Fino ad oggi, gli operatori del settore, nel programmare la propria attività economica e per realizzare gli investimenti sull'area demaniale in concessione, hanno dovuto fare riferimento al rinnovo automatico del rapporto concessorio. L'inserimento nel cosiddetto decreto "mille proroghe" del Governo della proroga delle concessioni fino al 31 dicembre 2015 è - rileva ancora Solazzi - un passo in avanti, ma la proroga può essere addirittura controproducente se non è accompagnata da una normativa che stabilisca nuove regole per il rilascio e il rinnovo delle concessioni, in modo concordato con tutti i soggetti interessati."

"Dopo le iniziative assunte nell'ambito del Coordinamento degli assessori regionali e le ripetute sollecitazioni al ministro del Turismo, abbiamo voluto mantenere l'impegno assunto con i concessionari demaniali marittimi, affrontando la questione in modo deciso e concreto con una normativa che, in attesa di una disciplina statale in materia, intende sbloccare una situazione non più sostenibile. L'obiettivo è dare risposte immediate e ristabilire un clima di fiducia e di serenità tra gli operatori balneari, preoccupati della situazione di incertezza che si è creata nel settore".

Solazzi, auspica, infine, una rapida approvazione della proposta di legge che, precisa, non vuole essere una sfida al Governo, ma un serio e responsabile contributo. Al provvedimento sono interessati circa 1.300 operatori balneari e i 23 comuni costieri delle Marche ai quali spettano le funzioni amministrative per il rilascio e il rinnovo delle concessioni dei beni del demanio marittimo. (ilquotidiano.it)

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