Sciame di scosse nel parco di Yellowstone nel Wyoming

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Domenica, 8 Febbraio 2009

 

Ben 813 scosse di terremoto in undici giorni. Secondo gli esperti le hanno sentite in pochi, essendosi verificate nel cuore del parco nazionale di Yellowstone, nel nordovest del Wyoming, reso famoso anche per essere l'ambientazione di un cartoon di successo, quello dell'orso Yoghi. Forse una percezione maggiore l'hanno avuta proprio gli animali ospiti della riserva naturale, che tuttavia sono già abituati ai movimenti del terreno. La zona è infatti interessata da una particolare attività sismica e si calcola che ogni anno vengono registrate fra le mille e le tremila scosse di varia entità.

LO «SCIAME» - La concentrazione di così tanti eventi in un periodo così limitato - che va dall'ultima settimana di dicembre ai primi cinque giorni di gennaio - ha però destato un certo interesse tra gli studiosi e i media Usa. Considerando tutte le scosse come effetto di un unico terremoto, una sorta di «sciame» sismico, si tratta del fenomeno più intenso registrato da decenni. Per risalire a eventi simili bisogna tornare indietro al 1985 e al 1973. Quasi tutte le scosse si sono verificate sotto all'alveo del Lago Yellowstone, a circa 90 metri di profondità.

«FINE DEL MONDO» - Alcuni di coloro che sono riusciti ad avvertirle hanno telefonato o inviato email ai ricercatori del Parco, in alcuni casi paventando scenari da fine del mondo o citando addirittura previsioni catastrofiche degli antichi maya che secondo calcoli astrali porterebbero fino ai tempi attuali. «Non ci sono state esplosioni e non ci saranno» rassicura però dalle colonne del New York Times il prof. Jacob Lowenstern, a cui è affidato lo Yellowstone Volcano Observatory, creato da una partnership tra il parco, l'università dello Utah e l'Us Geological Survey. Se fosse imminente un'eruzione di lava - perché l'intero sito di Yellowstone sorge laddove 70 mila anni fa si verificò una massiccia eruzione di un vulcano gigante - secondo Lowenstern ci sarebbero state anche alcune avvisaglie, come emissioni di vapori o di materiale lavico. Ma il 5 gennaio le scosse sono sparite all'improvviso e questo ha permesso alle autorità di mantenere sul verde il livello di attenzione sismica nel parco, il più basso tra quelli possibili. «Se ci fosse stata fuoriuscita di magma - ha precisato Lowenstern al Nytimes - lo si vedrebbe». Insomma, tutto secondo copione. «Se avremo un altro sciame di scosse entro i prossimi sei mesi - conclude lo scienziato - certamente io non ne sarei sorpreso». (corriere.it)

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