'Nube secca" su Amazzonia, rischio effetto savana

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Giovedě, 19 Febbraio 2009

 

Per definire il clima in Amazzonia, la battuta ricorrente era che ''nell'epoca delle pioggie piove tutto il giorno, nella stagione secca piove tutti i giorni''. Non e' piu' cosi'. Studi recenti hanno rivelato la formazione di una ''nube secca'' sul bacino amazzonico, che assieme al disboscamento aumenta il rischio di una ''savanizzazione'' della foresta tropicale e equatoriale. ''Dal punto di vista climatico, la regione dell'arco della deforestazione (la fascia sud dell'Amazzonia, ndr) presenta gia' caratteristiche di savana, con periodi asciutti e piovosi molto marcati, con epoche di siccita' senza nessuna precipitazione per molti giorni, contrariamente a quanto si registrava fino a pochi anni fa'', afferma Luiz Augusto Machado, metereologo dell'Inpe, l'istituto spaziale brasiliano incaricato della vigilanza dell'Amazzonia. Proprio dall'Inpe e' venuto l'allarme: secondo le osservazioni effettuate negli ultimi anni, i cambiamenti climatici globali e il disboscamento, che riduce drasticamente l'evaporazione della foresta umida, portano alla formazione di nubi ''piane'', relativamente secche, al contrario delle ''nuvole profonde'', che provocavano in passato precipitazioni quasi costanti. ''Con la foresta che tratteneva molta acqua, esisteva un ciclo costante di irrorazione, in cui l'umidita' evaporata ricadeva quasi immediatamente, senza dispersione - spiega Machado - La foresta funzionava come un 'oceano verde' che alimentava le nubi. Se l'oceano sparisce, il vapore acqueo e il ciclo di precipitazione sparisce con lui''. ''Il rischio - conclude il metereologo - e' che il sistema entri in collasso anche nelle regioni ancora verdi, e che tutta l'Amazzonia entri in una fase di siccita'''. Un'ulteriore prova della 'savanizzazione' viene dalle zone di rimboscamento. Secondo l'Inpe, il 20% delle zone devastate dalla depredazione della foresta sono in fase di ricrescita, grazie alla sorveglianza e le misure di protezione recenti. Ma la foresta 'secondaria' che ricresce non e' piu' la foresta amazzonica pluviale, e' composta in prevalenza di specie vegetali in grado di crescere anche in un clima piu' secco. L'Amazzonia rischia di non essere mai piu' la stessa, anche se si riesce ad arginare il disboscamento.

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