Frutta e verdura, beni di lusso a Grottammare

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Sabato, 17 Gennaio 2009

 

Grottammare - Basta percorrere le vie del centro cittadino per riscontrare una realtà evidente:i prezzi di frutta e verdura volano alle stelle. Facilissimo arrivare a spendere 8 euro acquistando 3 carciofi, un chilo e mezzo di mele e 3 banane di numero. Tutto bene se non fosse che la spesa giornaliera delle casalinghe non termina qui come spiega la sig.ra F.N.: "purtroppo la frutta e la verdura costituiscono una parte della spesa giornaliera poiché basta poi recarsi dal macellaio per tirar fuori con molta facilità ulteriori 10 euro e poi c'è il pane, il latte, insomma... stà diventando davvero difficile fare la spesa".

"L' aumento dei prezzi è reale - spiega la Sig.ra M.P. - i prezzi di frutta e verdura rispetto ad altri generi alimentari sono davvero lievitati" mentre la sig.ra A.B. dichiara: "a San Benedetto c'è maggiore convenienza poiché durante i giorni del mercato, martedi e venerdi si trovano frutta e verdura di giornata ad 1 euro, così vado sempre a fare spesa presso tali venditori ambulanti riuscendo in tal modo a risparmiare qualche euro. Non si lamentino dunque i commercianti di Grottammare se i consumatori acquistano altrove, la verità è che perfino i contadini che coltivano i prodotti messi in vendita fissano dei prezzi identici ai comuni commercianti e questo lo ritengo vergognoso".

Intanto i venditori grottesi di frutta e verdura corrono ai ripari e per dare impulso alle vendite propongono offerte speciali, come spiega la Sig.ra D. A.: "come consumatrice sono arrivata a scegliere prodotti del giorno prima che vengono venduti al 50%, ma non preferisco il mercato comunale piuttosto che il supremercato, non soltanto per la comodità che mi offre ma anche per il rapporto umano che si è instaurato con il mio venditore di fiducia".

Si registra dunque nel complesso un'inversione di tendenza: se negli ultimi dieci anni la forza trainante del commercio era stata monopolizzata dai grandi centri commerciali, ora tornano in auge le vecchie botteghe 'sotto casa' e i mercatini poiché stando alle dichiarazioni degli intervistati, garantirebbero maggiore qualità e un certo margine di sicurezza in più".

Un andamento confermato anche da Ciarrocchi Enrico, presidente della Aureum, associazione dei commercianti di Grottammare il quale spiega: "le vendite restano piuttosto stabili nel settore alimentare, almeno secondo quanto si regista nel centro di Grottammare e ho la sensazione che i consumatori prediligano acquistare una minor quantità di prodotti ma di qualità, anziché rischiare inutili sprechi, cosa che spesso avviene nel fare spesa nei supermercati". (Stefania Serino - ilquotidiano.it)

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