2008: record di emissioni di CO2. Speriamo nelle good energies delle imprese

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Sabato, 24 Gennaio 2009

 

Il 2008 è stato l´anno record per l´immissione di CO2 in atmosfera, e non sappiamo quali conseguenze e quale impatto questo avrà sul clima. E´ questo in sintesi lo sconsolante messaggio venuto fuori dalla sessione "Venture and private equity investments" del World future energy summit che si è concluso ieri ad Abu Dhabi.

Il fondatore e presidente di Good Energies, Marcel Brenninkmeijer, resta però cautamente ottimista sull´impatto che stanno avendo le energie rinnovabili su questo scenario non proprio roseo, ed ha fiducia negli esperti e nel fatto che gli imprenditori avviino intelligenti strategie di investimento.

«Per 400 mila anni – ha detto Brenninkmeijer - il livello della CO2 in atmosfera è rimasto all´interno di un range di 200 - 280 parti per milione. Oggi, con una cifra di 385 ppm, non siamo più in quella fascia. Le emissioni di CO2 e il clima sono collegati. Ci sono 385 ppm e non siamo mai stati in questa situazione prima. Non sappiamo cosa succederà. Se guardiamo al passato, la temperatura ha seguito la CO2. L´anno scorso sono stati aggiunte 2,4 ppm, la più alta immissione della storia. Allora, dove stiamo andando?».

La "migliore delle ipotesi" analizzata ad Abu Dhabi suggerisce che il risultato sarà un aumento della temperatura globale di 2,5 gradi , con la possibilità che il livello del mare salga di un metro a causa dell´espansione termica delle acque e della fusione di alcuni ghiacciai importanti.

«Questo significa che 750 milioni di persone diventeranno profughi ambientali che probabilmente non verranno accolti a braccia aperte dai loro vicini - ha detto il presidente di Good Energies - E´ arrivato il momento, occorrono personaggi e strumenti in grado di affrontare la crisi climatica».

Gran parte della sessione "Venture and private equity investments" è stata dedicata ad analizzare gli aspetti positivi della spinta verso le energie rinnovabili.

Per Brenninkmeijer «L´uso dei combustibili fossili continuerà a salire fino a verso il 2030 – 2040, prima che le fonti rinnovabili inizino a superarli». Il continuo aumento dei prezzi dell´energia e il trend al ribasso dei costi delle rinnovabili, in particolare il solare, faranno in modo che già nel 2012 alcuni Paesi trovino più conveniente produrre energia rinnovabile anche senza sovvenzioni.

John Cavalier, managing partner della Hudson clean energy partners, ha sollecitato il riconoscimento del ruolo fondamentale che gli imprenditori svolgono già ora nello sviluppo delle energie rinnovabili: «Se davvero si vuole capire cosa sta realmente accadendo, non leggete i titoli, ma seguite il denaro. Best of all, follow the smart money. Le fonti rinnovabili stanno veramente diventando una parte fondamentale delle nostre infrastrutture energetiche. Le linee guida della transizione verso le energie rinnovabili sono state: la domanda, l´ambiente, la sicurezza e i costi, ma sono sottoposti ad un´altalenare selvaggio» (greenreport.it)

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