L'era degli antibiotici finisce in Antartide?

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Giovedì, 29 Gennaio 2009

 

Il sito internet russo nkj.ru rende noto che «dei microorganismi (varietà Arthrobacter e Pseudomonas) recuperati nell´Antartide sono stati studiati da ricercatori dell´Istituto di biologia chimica e di medicina della sezione siberiana dell´Accademia delle scienze russa. Gli scienziati hanno constatato che «questi batteri sono risultati resistenti ad un gran numero di antibiotici». La cosa è preoccupante perché la resistenza "naturale" agli antibiotici dei microorganismi artici (che sono agenti patogeni), riflette una tendenza generale e gli scienziati russi fanno rilevare che «costituisce uno dei problemi più seri della medicina moderna. Questa resistenza mette in questione la terapia antibiotica».

Il mistero è fitto, visto che I campioni di ghiaccio studiati non presenterebbero influenze antropiche visibili e che sono stati raccolti in diversi ambiti e conservati a due livelli di temperatura: - 6 gradi e 30 gradi. I microrganismi sono stati inseriti sia in provette contenenti antibiotici che prive di antibiotici, le osservazioni hanno rivelato che la maggior parte dei batteri «possiedono una grande stabilità di fronte agli antibiotici: essi hanno resistito da 5 a 13 tra questi (su 17). Solo la neomcina e la tetraciclina non hanno incontrato ceppi di batteri capaci di resistere loro».

I ricercatori russi hanno constatato che non solo alcuni ceppi erano resistenti a questo o a quell´antibiotico, ma che potevano anche utilizzarli come fonte di carbonio per svilupparsi. La scoperta antartica rischia di essere preoccupante: i russi fanno notare che «I batteri del tipo Pseudomonas sono molto largamente diffusi, si trovano altrettanto bene nell´aria che nel suolo, nell´acqua dolce, sia nei depositi che nelle acque reflue. Quanto agli Arthrobacter, sono dei microorganismi che abbiamo trovato nel suolo, alcuni tra loro sono "naturalmente" resistenti agli antibiotici. O meglio: sono capaci di produrre essi stessi degli antibiotici!».

Olga Efremenkova, collaboratrice dell´Istituto di ricerca dei nuovi antibiotici, spiega su Ria-Novosti che «Gli Arthrobacter utilizzano anche questa proprietà come "arma chimica" contro altri batteri. Questa resistenza naturale dei microrganismi agli antibiotici sta diventando un fenomeno esteso. Un nuovo ceppo di batteri insensibili agli antibiotici è stato ancora recentemente scoperto in uno specchio d´acqua. Per quel che riguarda l´Antartide, conviene precisare che non possiamo più affermare che ai nostri giorni la sua natura sia totalmente vergine. Oggi, dei microorganismi possono essere stati portati dall´uomo. Migliaia di specialisti del Polo lavorano là, senza parlare delle decine di migliaia di turisti che vi si recano ogni anno. E´ anche possibile che dei microrganismi migrino sul nostro pianeta, soprattutto via mare. Abbiamo estratto anche dal solo della Russia media (zona situate a qualche decina o centinaia di chilometri intorno a Mosca) un ceppo di batteri tropicali. Pensiamo che possano essere arrivate li con le acque della corrente del Golfo». (greenreport.it)

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