Greenpeace: in Amazzonia deforestazione per i pascoli

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Venerd́, 30 Gennaio 2009

 

C'e' una diretta relazione tra espansione dell'allevamento bovino e ''distruzione'' dell' Amazzonia, nello stato del Mato Grosso, ''la regione amazzonica con il piu' alto tasso di deforestazione''. La denuncia e' di Greenpeace che, al World Social Forum di Belem, diffonde una serie di nuove mappe in un rapporto: ''Amazzonia arrosto''. Il 79,5% delle aree recentemente deforestate in Amazzonia e' stato destinato al pascolo: l' allevamento bovino e' ''il principale motore della deforestazione nell'Amazzonia brasiliana''. Dal 1996 al 2006 , rileva Greenpeace, ''ben 10 milioni di ettari sono stati tagliati a raso''. Oggi il Brasile, e' il principale esportatore di carne e pelle bovina e il governo brasiliano, osserva l'associazione, ''intende, raddoppiare la propria capacita' di esportare questi prodotti entro il 2018, finanziando un ulteriore sviluppo del comparto zootecnico''. Chiara Campione, Responsabile della campagna foreste di Greenpeace, ricorda che ''il Brasile e' il quarto paese emettitore di CO2'' e ''il 75% dei gas serra emessi dipendono dalla deforestazione''. Il prossimo dicembre a Copenaghen, conclude Greenpeace, un qualsiasi accordo per salvare il pianeta dovra' ''includere misure per fermare la deforestazione'', considerato che distruggere le foreste tropicali e' ''responsabile di ben un quinto delle emissioni di gas serra''. Il rapporto di Greenpeace sull'Amazzonia delinea poi le misure che il governo brasiliano deve mettere in atto per l'obiettivo di ''Deforestazione Zero'' entro il 2015. (ANSA)

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