Utilizzo della Sentina, D'Angelo chiarisce

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Giovedì, 4 Giugno 2009

 

Dal Presidente della Riserva Sentina Pietro D'Angelo pubblichiamo quanto segue:

A seguito di notizie apparse sulla stampa, sull'utilizzo che i candidati alla Presidenza della Provincia Celani e Ciccanti propongono riguardo la Riserva Naturale Sentina, mi corre l'obbligo di fare alcune precisazioni.

I suddetti candidati invocano da tempo la redditività dell'area attraverso la costruzione di alberghi a cinque stelle e quant'altro, dimenticando che anche la valorizzazione ambientale di un'area produce reddito dando una offerta turistica differenziata alla balneazione e migliorando la qualità di vita dei cittadini. Tra l'altro, in tutta la riviera adriatica si sta assistendo ad una progressiva conversione di molte strutture alberghiere in altre forme di ospitalità.

D'altra parte mi sorprende che candidati alle provinciali ignorino due fattori essenziali che il sottoscritto vuole ricordare. Il primo è che tutta l'area è sottoposta a molteplici vincoli: Area Floristica protetta (Legge Regionale 52/1974); Sito di Importanza Comunitaria (Direttiva 92/43 della Comunità Europea); Zona a Protezione Speciale (Direttiva 79/409 della Comunità Europea); Piano Paesistico Ambientale Regionale e la legge regionale n.156 del 14/12/2004, tanto per citarne alcune.

Tali normative determinano l'utilizzo dell'area attraverso la valorizzazione della sua vocazione naturalistica-ambientale e impediscono qualsivoglia intervento edilizio al di fuori della sola ed esclusiva ristrutturazione conservativa degli immobili esistenti.

Mi corre l'obbligo altresì di ricordare ai suddetti candidati che il 70% dell'area di cui tanto parlano superficialmente è venuta in possesso del Comune di Ascoli grazie alla donazione della Famiglia Sgariglia che attraverso due distinti testamenti vincolano l'utilizzo dell'area a fini sociali e impediscono al Comune di Ascoli Piceno di "disporre di detto capitale e sue rendite per altro oggetto (...)" (citazione del testamento). Inoltre gli Sgariglia esprimono la volontà che "quel pochissimo che io posseggo e lascio alla città serva solo a ciò a cui l'ho destinato" (citazione del testamento).

Quale Presidente della Riserva quindi, nel ricordare tutto ciò ai candidati, anticipo sin da ora che sarà mia intenzione chiedere nel rispetto del testamento, l'area di proprietà del Comune di Ascoli in donazione o in affitto privilegiato in modo da indirizzarne il suo utilizzo nella direzione del rispetto di tutti i vincoli citati e nel rispetto della volontà della famiglia Sgariglia.

Tra l'altro i candidati si sono posti l'interrogativo se la collettività desidera la cementificazione dell'area piuttosto che un modello di sviluppo che garantisce qualità della vita, di cui oggi si sente una sempre maggior necessità?

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