I temporali si spostano a nord a 3 km l'anno

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Luned́, 6 Luglio 2009

 

La fascia caratterizzata dalla formazione di nubi che portano temporali, conosciuta come fronte intertropicale e che abbraccia la Terra in prossimita' dell'equatore, si starebbe spostando sempre piu' a nord, alla velocita' di circa tre chilometri l'anno, facendo temere per la siccita' nelle zone tropicali e subtropicali. Lo ha dimostrato uno studio condotto da ricercatori dell'universita' di Washington, a Seattle, guidati da Julian Sachs. Lo studio e' stato pubblicato sull'ultimo numero della rivista Nature Geoscience. I ricercatori hanno studiato i sedimenti presenti in cinque isole dell'Oceano Pacifico cercando evidenze sulle temperature e sulla presenza di acqua dolce portata dalle precipitazioni nelle zone tropicali e subtropicali negli anni passati, in particolare in quella che e' conosciuta come 'piccola era glaciale' tra il 1400 ed il 1850. Dai dati raccolti ci sarebbero forti evidenze che piu' di tre secoli fa il fronte tropicale fosse in corrispondenza dell'equatore. Per esempio, una delle isole studiate, la Washington Island o Teraina, della repubblica di Kiribati, e' una delle piu' a sud del fronte intertropicale tra quelle studiate e riceve circa 2,9 metri di acqua l'anno, ma nel passato risultava essere arida. Quindi, secondo i ricercatori, il fronte, spostandosi a Nord, avrebbe 'investito' l'isola. Al contrario, le isole Galapagos, oggi terre aride del Pacifico orientale, tra il 1420 e il 1850 erano caratterizzate da un clima piu' umido che si e' andato, poi, spostando verso nord. Secondo i ricercatori americani, il fronte, nel 1630, sarebbe stato 550 chilometri piu' a sud, dato che avrebbe permesso a Sachs e colleghi di calcolare la velocita' media con cui si sarebbe spostato verso nord. ''Se la velocita' continua in media ad essere la stessa - ha dichiarato Sachs - alla fine di questo secolo il fronte si sara' spostato di altri 126 chilometri a nord''. Il pericolo e' che le popolazioni che abitano queste isole del Pacifico restino senza acqua. Le abbondanti precipitazioni portate dal fronte in queste isole tropicali, infatti, sono anche fonte di acqua per circa un miliardo di persone che vivono tra i tropici e le zone subtropicali. ''Sicuramente - ha commentato Giampiero Maracchi, direttore dell'Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Consiglio Nazionale delle Ricerche - la tendenza allo spostamento dei temporali verso il Nord degli ultimi dieci anni e' evidente, soprattutto nella zona monsonica, pur essendoci una certa variabilita' negli anni. Anche in Europa, l'anticiclone delle Azzorre, viaggiando a caso, mostra dei comportamenti altamente variabili''. (ANSA)

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