Inquinamento, e' psicosi su litorale flegreo

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Mercoledì, 15 Luglio 2009

 

I prelievi dell' Arpac e la maggioranza dei titolari degli stabilimenti balneari finora smentiscono, ma l' allarme per l' inquinamento delle acque del litorale flegreo, meta d' estate di migliaia di bagnanti, continua ad aumentare. Da Bacoli all' isola d' Ischia il calo di presenze sulle spiagge e' netto, mentre testimonianze incontrollate parlano di colonie di vermi nel mare e di bolle sulla pelle di chi si e' immerso. Ad innescare quella che sembra ormai una psicosi e' stata la protesta dei lavoratori del depuratore di Cuma, che il 17 e 18 giugno hanno bloccato l' impianto per protesta contro il mancato pagamento degli stipendi, lasciando sversare direttamente in mare i liquami provenienti da Napoli e dall' entroterra a Nord. ''E' stato un atto delinquenziale - dice il direttore dell' Arpac Campania, Luciano Capobianco - ma per la balneabilita' del litorale, secondo i risultati dei prelievi non e' cambiato niente. Forse tra le associazioni dei gestori dei lidi e tra i Comuni c'e' chi pensa di di scaricare sull' inquinamento delle acque la crisi. (ANSA)

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