Un'iguana alla Sentina

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Mercoledì, 6 Maggio 2009

 

(il Quotidiano.it) Dal Consigliere Comunale dei Verdi Andrea Marinucci riceviamo e pubblichiamo quanto segue:

Nel pomeriggio di martedì 5 maggio è accaduto un fatto insolito in zona Sentina: il rinvenimento di un'iguana di circa mezzo metro che si crogiolava beatamente al sole su un recinto privato in via E. Rossi. Al momentaneo panico (il classico senso di ribrezzo nei confronti dei rettili) è subentrato il senso di responsabilità di alcuni residenti, che armati di guanti e buona volontà hanno preso il rettile e messo in un secchio di plastica.

In pochi minuti mi hanno avvertito ed insieme abbiamo prima chiamato la Forestale e poi la Guardia Provinciale che ha provveduto a ritirare il sauro in tempi brevi. Gli agenti ci hanno riferito che "parcheggeranno" momentaneamente l'iguana al centro recupero animali selvatici di Pagliare in attesa della definitiva custodia affidata al Cites di Macerata.

Questo episodio così insolito e bizzarro ci deve però far riflettere sul fenomeno dilagante dell'abbandono degli animali che non conosce razze. Non sono soltanto i cani e i gatti a farne le spese, infatti, ma anche esemplari di animali esotici, che il proprietario si è scocciato di accudire o che per le vacanze diventa "difficile da gestire".

Nonostante questo - e nonostante leggi severissime - negli ultimi anni la vendita di animali esotici è in costante aumento. Un'impennata che va di pari passo con la flessione del mercato canino dovuto ad un precedente boom di vendite di cani provenienti dagli allevamenti dell'Est europeo, è diventato più frequente, infatti, l'acquisto di animali esotici. Tra le specie più richieste ci sono i rettili, quali iguane, vari tipi di serpenti e camaleonti.

Il fenomeno dell'abbandono di queste specie animali è stato in netta crescita in questi ultimi anni; chi li ha comprati, dopo le prime difficoltà, in molti casi ha pensato di disfarsene, non senza conseguenze. In testa agli esotici più frequentemente abbandonati c'è l'iguana poiché gli esemplari posti in vendita sono lunghi quanto una lucertola adulta ma, se tenuti correttamente, hanno una crescita piuttosto rapida e arrivano ad una taglia che può aggirarsi attorno al metro e mezzo.

Non di rado, piuttosto che fornire agli esemplari ospitati un nuovo e più capiente terrario, si opta per l'abbandono. Il nocciolo della questione non è la sola regolamentazione dell'acquisto e della vendita di queste specie, peraltro sancito dalle normative della Cites (Convenzione che regola il commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione); sarebbe opportuno, ad integrazione di quanto già fatto, istituire una sorta di patentino destinato a chi volesse cimentarsi nell'allevamento di animali particolari e imporre controlli periodici.

È bello prendersi cura di queste razze esotiche, anche di quelle più difficili da allevare, ma si dovrebbero avvertire gli aspiranti acquirenti di tutto ciò a cui vanno incontro, valutando se la loro vocazione animalista sia presunta o passeggera e regolandosi di conseguenza.

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