Acqua: al forum Istanbul, disaccordo su diritto accesso

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Luned́, 23 Marzo 2009

 

ISTANBUL - Migliorare l'accesso all'acqua e ai servizi igienico-sanitari. Con questa dichiarazione di impegni, annunciata da 95 tra ministri e vice-ministri, cala il sipario sul V Forum mondiale dell'acqua a Istanbul, in concomitanza con la Giornata mondiale, oggi 22 marzo. Oltre 25.000 persone, capi di Stato e delegati provenienti da 155 Paesi, questi i numeri di una settimana dedicata all'emergenza delle risorse idriche. Il documento finale sottolinea il carattere di ''urgenza'' nel combattere il problema, ugualmente riconosce il diritto dell'avere ''accesso'' e di ''un miglioramento delle condizioni igienico-sanitario'', per compiere un importante ''passo verso la diminuzione in tutto il mondo dei decessi legati alla scarsita' d'acqua''. La nozione di diritto dell'accesso all'acqua, reclamata con forza da numerose Ong e parecchi Paesi, non figura tuttavia nel testo, il quale afferma che e' un bisogno. Base di partenza, divenuti poi impegni a un miglioramento, e' stata l'analisi della situazione della crisi idrica: otto milioni di decessi l'anno sono attribuiti alla carenza di acqua e servizi igienico-sanitari, piu' di un miliardo di persone hanno limiti di accesso all'acqua potabile, 1,1 miliardi di persone non hanno accesso alle risorse idriche, 2,6 miliardi di persone hanno problemi igienico-sanitari, 3.900 bambini muoiono ogni giorno a causa della mancanza di acqua, l'inquinamento dei corsi d'acqua e delle falde del sottosuolo. Secondo il rapporto delle Nazioni Unite, lanciato in parallelo al Forum, il rischio per la Terra e' che al 2030 meta' popolazione mondiale resti assetata, ma e' l'Africa a dover affrontare la sfida piu' grande. Entusiasta per il successo dell'evento, il segretario generale del Forum Oktay Tabasaran parla del documento come di ''una piattaforma per affrontare i problemi del mondo legati all'acqua, che non possiamo ignorare'' per la sopravvivenza del nostro Pianeta. ''E' un documento importante - conclude il ministro turco dell'Ambiente Veysel Eroglu - che servira' da riferimento a livello governativo''. Per accelerare i processi verso la sostenibilita' e facilitare obiettivi e soluzioni comuni, per la prima volta, a Istanbul, sono stati miscelati tre livelli di potere politico: i governi nazionali, le autorita' locali e i Parlamenti si sono ritrovati in una convergenza organizzata in un 'trilogo'. A livello locale, hanno firmato l'impegno a affrontare le questione legata all'acqua 46 citta'. la citta' sede del Forum, Istanbul, non e' stata scelta a caso: c'e' lo stretto del Bosforo che separa Europa e Asia, in una posizione ideale per portare in tutto il mondo la consapevolezza delle problematiche dell'acqua. (ANSA)

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