Sempre più giovani usano psicofarmaci. Italia, quarto posto per consumo

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Giovedì, 26 Marzo 2009

Cresce l'assunzione di tranquillanti e sedativi, senza prescrizione medica, tra gli studenti italiani, per la maggioranza tra i 15 ed i 16 anni. Su questo fronte, l'Italia si colloca così al quarto posto tra i 35 paesi che hanno partecipato all'indagine internazionale Espad, l'European school project on alcohol and other drugs, sull'uso di sostanze stupefacenti tra i ragazzi di 15-16 anni i cui dati sono stati raccolti nel 2007. A condurre lo studio per l'Italia sono stati i ricercatori dell'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa su un campione di circa 10 mila studenti.

Secondo lo studio, i paesi dove con più frequenza si consumano psicofarmaci sono Polonia, Lituania e Francia-Principato di Monaco, dove circa il 15% degli studenti ha dichiarato di consumare queste sostanze, mentre i livelli più bassi si registrano in Armenia, Austria, Russia e Regno Unito (0-2%).

In media, negli otto paesi in cima alla classifica, il numero di ragazze che dichiara di assumere tali sostanze senza prescrizione medica è superiore a quello dei maschi (8% contro 5%) e in Italia la percentuale femminile è pari al doppio di quella maschile (13% vs. 7%).
Nel nostro Paese la tendenza generale registrata dall'Ifc-Cnr è in aumento rispetto alla precedente indagine del 2003 e sta tornando al livello massimo registrato a metà anni '90: 11% nel 1995, 7% nel 1999, 6 % nel 2003 e 10% nel 2007. In aggiunta alla tendenza all'assunzione di sostanze farmaceutiche, si registra, secondo i ricercatori, anche il consumo di alcolici associato ai farmaci per 'sballare', dichiarato dal 6% degli studenti a livello internazionale e dal 4% di quelli italiani. Il paese in cima alla classifica del consumo di questo mix è la Repubblica ceca (18%), mentre i livelli più bassi si osservano in Armenia e in Ucraina (1%).
In lieve diminuzione, invece, il vizio del fumo che registra un -4% rispetto ai dati del 1995: in media, il 58% degli studenti nei paesi partecipanti ha infatti riferito di aver fumato sigarette almeno una volta, il 29% lo ha fatto durante gli ultimi 30 giorni. In Italia", rileva Sabrina Molinaro dell'Istituto di fisiologia clinica del Cnr, "ha fumato almeno una sigaretta nella vita il 61% degli studenti intervistati e siamo al sesto posto nella top ten europea".
Quanto al consumo di alcool il nostro Paese segna una stabilizzazione nel caso di una o più volte negli ultimi 30 giorni, mentre aumenta in modo significativo il consumo episodico di quantità elevate di alcol (ovvero il binge drinking, che equivale a cinque o più bevute di fila) che interessa in particolare le ragazze passate dal 35 al 42% tra il 2003 e il 2007.
Invariato, infine, anche il consumo di sostanze illecite con il 18% degli studenti che ha dichiarato di avere fatto tale esperienza negli ultimi 12 mesi. In media, il 23% dei ragazzi e il 17% delle ragazze nei Paesi oggetto dell'indagine Espad hanno provato sostanze illecite almeno una volta nella vita. Cannabis in particolare, usata dal 19% degli studenti italiani nell'anno in questione. Mentre il 7% ha provato una o più delle altre sostanze tra anfetamine, cocaina, cocaina crack, ecstasy, LSD ed eroina. (adkronos)

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