Quattro punti per fermare la cementificazione delle località turistiche

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Martedì, 31 Marzo 2009

 

Basta col cemento! Basta con la cementificazione del nostro territorio, delle coste, delle colline e montagne. E´ necessario dire basta alla impermeabilizzazione del suolo, per i gravi danni che provoca alla salute e al paesaggio ma anche per assicurare un futuro alla nostra industria turistica che rappresenta oltre il 10% del pil. Da tempo Legambiente denuncia il pesante consumo di suolo che risulta ancor più devastante nelle destinazioni turistiche, laddove il paesaggio naturale e le aree verdi urbane ed immediatamente circostanti sono state pesantemente modificati con un’opera di edificazione sempre più densa, mentre la sostenibilità avanza solo nei convegni e in tutta Italia si avverte sempre più forte la presenza della criminalità organizzata che approfitta della crisi per mettere le mani ovunque sia possibile. Il settore turistico è preda di polemiche infinite sulla promozione quando il problema è la qualità della proposta e al turista che chiede comfort e qualità ambientale non si può rispondere con la cementificazione degli spazi ancora liberi.

E´ una pratica forsennata alla quale si oppongono ormai non solo gli ambientalisti ma anche operatori economici che conoscono bene la domanda di natura e di relax che proviene dal mercato.

Se ne è accorta da tempo anche la pubblicità che cerca di mettere in mostra spiagge incontaminate, boschi, parchi, monumenti, tradizioni, usi e costumi. Se non ci sono novità da parte della pubblica amministrazione ci sono però iniziative interessanti da parte di molti imprenditori avveduti.

Recentemente e con un ruolo diretto della nostra associazione si è fatta strada una risposta alla domanda della sostenibilità nel turismo che vede protagonisti gli operatori turistici. Non solo quelli aderenti all´etichetta ecologica di Legambiente Turismo.

Si tratta di imprenditori che hanno colto il rapporto fra ambiente e turismo come elemento importante per la competitività sui mercati, insieme con il rapporto qualità prezzo e il recupero – per quanto possibile – di un rapporto migliore con il territorio e i servizi offerti dalle comunità. Legambiente ha messo a punto recentemente - anche tramite incontri e iniziative con categorie e organizzazioni economiche - una proposta per affrontare la crisi e qualificare le strutture ricettive e le destinazioni turistiche.

I 4 punti principali di questa proposta sono:

1) blocco del consumo di suolo e avvio di una grande opera di manutenzione e recupero delle strutture e delle località turistiche anche ai fini del risparmio idrico ed energetico;

2) agire concretamente perchè nei prossimi 4 anni almeno il 50% di alberghi, camping ecc. si doti di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;

3) finanziamento del recupero e adeguamento del patrimonio artistico e incremento del verde per contribuire ad abbattere la CO2 e migliorare la vivibilità;

4) garantire la sicurezza alimentare e la qualità del cibo che rappresenta una parte importante dell´identità locale, favorendo le forniture di prodotti locali al sistema turistico (Legambiente Turismo)

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