Non nel mio cortile

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Sabato, 7 Novembre 2009

 

San Benedetto del Tronto - “Vadano a farla lontano da qui!”. La protesta, s’intende. Quella dei ragazzi dell’AIP (“Attacca l’Industria della Pelliccia”) davanti alla boutique Max Mara, a SBT.

Questo, all’osso, il senso dei mugugni: inviati come commenti alla stampa, o borbottati coraggiosamente sotto-traccia, come usa qua, “perché-se-no-mi-fanno-la-rappresaglia”. Netta maggioranza i secondi, of course.

Irritati i negozianti della zona, i residenti, i giornalisti con gli uffici proprio lì sopra, i passanti e i benpensanti, per quegli scostumati dell’AIP coi loro megafoni, gli slogan, la rabbia contro il massacro di animali. Ignari forse che “gli animali sono stati creati dal Padreterno per riscaldare e nutrire gli umani” (sic!): suggestiva filosofia d’impronta paleolitica e di involontaria sconfortante comicità…

Come biasimare i benpensanti, infastiditi da tanta animosità contro i poveri commercianti? Vendono pellicce? 'Mbè? “pagano l’affitto”, perciò se gli piace possono vendere pure pelle umana, tutto regolare. Devono campare pure loro, no? E poi le pellicce danno lavoro, e si sono sempre vendute. Quei quattro sfigati perditempo vadano a protestare contro “chi fa lavorare i bambini”, contro “chi compra dai cinesi”, contro “i musulmani che sgozzano i maiali” (sic!), contro “quelli che non si sanno vestire”, contro “quelli che non capiscono un tubo di abbigliamento”, o…o… insomma vadano a protestare contro chi gli pare purchè altrove, purchè NON NEL MIO CORTILE!... E poi, “chi li manovra?”…Ben vengano gli squadroni di poliziotti in assetto di guerra a sorvegliarli, ‘sti sovversivi, niente niente qualcuno è un terrorista col marsupio esplosivo.

E dire che sono tolleranti, lì intorno. Non un bah per un intero anno di lavori e rumori e puzza e sporco e indolenza per fare piazza Matteotti più bella e più grande che pria. Non un boh per i latrati della musica montebella di radiazzurra sparata a palla ogni giorno che dio manda. Non un buh per le sfilate festaiole rompitimpani di patron San Benedettomartire [in giorno di lutto nazionale per Messina]. Ma tolleranza zero per quei petulanti ragazzacci che non lo sballo o lo sbevazzo o il farsi di qualcosa come gli altri, ma il rompere l’anima altrui con le idee, i principi, i diritti di quello e di quell’altro. Ma via, l’onesta gente ha altro per la testa che 40 milioni di animali uccisi ogni anno per far pellicce. Gridare “assassini” a chi li ammazza, a chi ci commercia e a chi se ne adorna! Ma va!… Fatti più in là, va’ a strillare in periferia, va’ in campagna a parlare agli uccelli, va’ dove i probi cittadini non ti sentano!

[E poi, il Padreterno non li ha informati, ‘sti ignorantoni, che “gli animali sono stati creati per riscaldare e nutrire gli umani”?]

“Qualcosa ci accomuna agli animali vitalmente. Essi sono i nostri primi fratelli”

(Enzo Bianchi, scrittore, fondatore e priore della comunità monastica di Bose, membro dell’Académie Internationale des Sciences Religieuses (Bruxelles); membro dell’International Council of Christians and Jews (Londra); membro della redazione della rivista teologica internazionale Concilium; membro della redazione della rivista biblica Parola Spirito e Vita, eccetera eccetera eccetera….) (Sara Di Giuseppe)

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