Pericolo terremoto, "La Regione Marche aggiorni la normativa"

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Mercoledì, 11 Novembre 2009

 

Ancona - Il presidente dell’Ordine dei geologi Enrico Gennari invita la Regione Marche e la protezione civile a rivedere la normativa antisismica regionale: "E’ indispensabile una profonda riflessione e revisione dell’approccio culturale e normativo sulla prevenzione e riduzione del rischio sismico per il territorio marchigiano".

Gennari, che, citando il terremoto in Abruzzo, e quello che colpì Marche e Umbria nel ‘97, ricorda che, secondo la classificazione della Regione, tutti i 246 Comuni delle Marche sono a rischio sismico medio-alto e tra questi i principali capoluoghi di provincia, dove è più alta l’esposizione data dalla maggiore densità abitativa.

"E’ necessario quindi - sottolinea Gennari - acquisire la piena consapevolezza che di fronte al rischio sismico, in presenza di un territorio geologico particolarmente fragile e vulnerabile, come quello marchigiano, l’unica strada possibile è quella della prevenzione e della riduzione del rischio, attraverso la profonda conoscenza del territorio e delle sue criticità, adottando comportamenti virtuosi ai vari livelli istituzionali".

"Lo strumento fondamentale di prevenzione del rischio sismico - spiega poi Gennari -, da mettere in atto non sempre e solo post - terremoto, è la microzonazione sismica", che "costituisce il riferimento principale per le scelte pianificatorie e costruttive. Non si può, infatti, pensare che la prevenzione e la riduzione del rischio sismico si ottenga solo aumentando le caratteristiche prestazionali e di resistenza delle costruzioni". (ilrestodelcarlino.it)

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